Mercoledì 9 settembre 2020 il pluripremiato attore britannico Hugh Grant spegnerà 60 candeline. Laureato in Letteratura Inglese, Grant, una volta scelto di intraprendere la strada della recitazione (contro il parere dei genitori), è stato applaudito dalla critica grazie le sue interpretazioni in una vasta gamma di film, che hanno incassato più di 2,5 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Dagli esordi in teatro alla Coppa Volpi a Venezia
La carriera di Hugh John Mungo Grant (questo il suo nome completo) inizia in teatro, nella compagnia Jocke’s of Norfolk, e prosegue con le prime (e brevi) esperienze televisive. Le cose iniziano a cambiare quando il regista di cinema Michael Redford, nel 1987, gli affida una piccola parte in Misfatto Bianco. La consacrazione avviene lo stesso anno, quando James Ivory lo vuole come co-protagonista in Maurice, film tratto dall’omonimo romanzo di E. M. Forster, incentrato sul delicato e tormentato risveglio alla propria omosessualità di uno studente nella puritana Inghilterra di inizio Novecento. Grazie a questa interpretazione, Hugh Grant ottiene la Coppa Volpi come Miglior Attore alla Mostra del Cinema di Venezia come miglior attore.
Gli anni ’90 e il grande successo
Dopo aver recitato per il maestro Roman Polański nel thriller-erotico Luna Di Fiele (1992) e dopo essere stato diretto ancora da James Ivory (1993, Quel Che Resta Del Giorno), per Hugh Grant arriva la grande svolta con Quattro Matrimoni E Un Funerale, la commedia diretta nel 1994 da Mike Newell dove lui interpreta il timido Charles. Il successo del film e dello stesso Grant è planetario: l’attore vince Golden Globe e il BAFTA diventando uno degli attori di commedia più richiesti sul mercato. Hollywood gli spalanca le porte e lui diventa il grande volto di diversi film, da Nine Months – Imprevisti D’Amore (1995, di Chris Columbus, al fianco di Julianne Moore) a Ragione E Sentimento (1995, regia di Ang Lee). Il 1999 è per lui un grandissimo anno, grazie a due film: Mickey Occhi Blu (di Kelly Makin, con James Caan), una satira sulla criminalità organizzata, e soprattutto nella commedia romantica Notting Hill (di Roger Michell), che racconta la storia d’amore tra un comune libraio londinese e una diva di Hollywood, interpretata da Julia Roberts. Il successo di pubblico e di critica è pazzesco.
Gli anni Duemila, nuovi grandi film
Hugh Grant inizia il nuovo millennio recitando per un altro maestro, Woody Allen, che lo vuole in Criminali Da Strapazzo (2000). Un anno dopo, 2001, partecipa ad un’altra commedia di successo, Il Diario di Bridget Jones, in cui interpreta il ruolo di un cinico capoufficio, che seduce l’impacciata impiegata Renée Zellweger. Nel 2002 arriva prima una nuova commedia sentimentale (Two Weeks Notice, diretto da Marc Lawrence, al fianco di Sandra Bullock) e un altro grande film, About A Boy – Un Ragazzo, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby: lui interpreta Will Freeman (diventando una figura di riferimento per il piccolo Marcus, interpretato da Nicholas Hoult) e ottiene una nuova nomination ai Golden Globe. Nel biennio successivo, ecco altre due pellicole di successo mondiale: nel 2003 la romantica commedia natalizia Love Actually di Richard Curtis (lui è il neoeletto premier britannico innamorato di una segretaria di Downing Street) e nel 2004 il sequel Che Pasticcio, Bridget Jones!, sempre al fianco di Renée Zellweger, ancora nei panni del cinico capoufficio.
Dal 2005 a Florence
Gli impegni cinematografici di Hugh Grant iniziano a calare dopo la metà dei primi anni Duemila. Nel 2007 – dopo un cameo nel film francese Travaux – Lavori In Casa (2005) e in American Dreamz (2006, di Paul Weitz) – lo vediamo ancora in splendida forma in Scrivimi Una Canzone (regia di Marc Lawrence, al fianco di Drew Barrymore) dove interpreta con maestria (cantando e ballando) un ex-divo degli anni ’80, che ha la possibilità di scrivere una canzone per una diva del pop. Lo stesso Lawrence lo richiama due anni più tardi per Che Fine Hanno Fatto I Morgan? (2009), un’altra commedia romantica che questa volta lo vede far coppia con Sarah Jessica Parker. Dopo altri film – Cloud Atlas (2012), Professore Per Amore (2014, ancora diretto da Marc Lawrence, questa volta la dolce metà è Marisa Tomei), Operazione U.N.C.L.E. (2015, di Guy Ritchie, adattamento dell’omonima serie) – nel 2016 recita al fianco della divina Meryl Streep in Florence, commedia diretta da Stephen Frears. Questa performance ha ricevuto ottime critiche, guadagnandosi candidature ai Golden Globe, SAG, BAFTA e Critics’ Choice Awards, oltre a vincere il premio come miglior attore agli Evening Standard British Film Awards. Nel 2017 prende parte anche al film d’animazione Paddington 2 di Paul King.
Le serie tv e il prossimo film
Negli ultimi due anni Hugh Grant ha preso parte a due miniserie per la tv – A Very English Scandal (2018, dove è stato nuovamente diretto da Stephen Frears) e The Undoing – Le Verità Non Dette (2020) – mentre per il cinema prossimamente lo vedremo, nuovamente diretto da Guy Ritchie, in The Gentlemen. Intanto…tanti auguri Hugh!