Ancora Pier Paolo Pasolini dentro e fuori la scena del Teatro India di Roma con I Fanciulli e gli Elfi, regia di Ilaria Passeri, per un evento unico all’aperto sabato 21 maggio (ore 16) che dà appuntamento al pubblico dei ragazzi e delle famiglie per godere e conoscere quest’opera giovanile del poeta corsaro, mai più rappresentata dopo la messa in scena del 1945.
La fiaba esplora il tema del rapporto tra natura e civiltà, mettendo in luce, attraverso le relazioni che si instaurano tra i personaggi, le differenze di educazione derivanti da svariati contesti di vita. Imparare ad osservare quello che accade non solo dal proprio punto di vista, ma anche in relazione agli altri è il modo migliore per accettare e comprendere ciò che è diverso. Solo attraverso il canto, il gioco ed il pianto si viene a creare uno scambio di ruoli e si stabilisce l’empatia con gli altri.
Lo spettacolo sarà rappresentato all’aperto, ai bordi del canneto del Teatro India, in un rapporto diretto ed emozionante con il pubblico per permettere di vivere lo spazio verde dentro un mondo fantastico. Così, prenderanno vita l’orco, antropofago e violento, e i suoi tre figli elfi, che vivono selvaticamente nel bosco, affamati e fedeli alla malvagità, quand’ecco che l’arrivo di tre fanciulli, avventuratisi incautamente lontano da casa, sconvolge gli equilibri.
La scelta di mettere in scena I Fanciulli e gli Elfi in modo attinente al testo e alle poche note di regia scritte da Pasolini, corrisponde ad una interpretazione della fiaba priva di declinazioni all’attualità, nella convinzione che il significato di questo testo, legandosi indissolubilmente agli archetipi della fiaba, parli direttamente alla parte più profonda di noi.