Domani al Giffoni Film Festival, in Concorso nella sezione Generator +13, verrà presentato in anteprima Rara, il film diretto da Pepa San Martin che riflette su una tematica tanto attuale quanto complessa. In Concorso alla 66esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino il film ha ricevuto il premio Miglior Film all’interno della sezione Generation Kplus International Jury.
Sara (Julia Lubbert) vive con sua madre, sua sorella e la moglie di sua madre. La sua vita è felice e la sua quotidianità spensierata ma quando l’adolescenza si affaccia nella sua esistenza, l’impatto con le vite degli altri ragazzini e i primi confronti con l’altro sesso sollevano una serie di problemi. Le cose diventano ancora più complicate quando suo padre tenta a tutti i costi di ottenere la custodia delle sue figlie.
Il film riesce a convogliare i temi dell’identità e dell’opposizione sociale riservata alle coppie omosessuali all’interno di un racconto asciutto che immerge lo spettatore con delicatezza nella quotidianità dei protagonisti. La sceneggiatura del film è scritta in collaborazione con la nota regista cilena Alicia Scherson ed è basata su una storia vera, quella di una battaglia legale che un padre intraprende per ottenere la custodia di sua figlia, cresciuta in una famiglia omosessuale.
Per Pepa San Martin, questo film è “basato su casi di discriminazione e pregiudizio che sono realmente accaduti, è una storia vera che ruota intorno a tribunali e dichiarazioni, una storia fredda e aliena. Eppure Rara vuole essere un film sull’amore, sull’ innocenza, sulle perdite e su come superarle senza smarrire la propria identità”.
“Credo che un film e l’arte in generale siano in grado di modificare la società in un modo diverso e più sottile di uno slogan politico in quanto producono cambiamenti molto più duraturi e profondi”.
Pepa San Martin