A 16 anni dalla scomparsa del “Pirata” Marco Pantani, dal 12 al 14 ottobre Koch Media porta nelle sale Il Caso Pantani – L’Omicidio Di Un Campione, il film scritto e diretto da Domenico Ciolfi che ricostruisce la vita del campione romagnolo e che svela nuovi particolari inediti sulla sua morte. Un noir contemporaneo, un thriller, ma anche un film d’inchiesta e un biopic.
Il film
Marco Pantani è stato ucciso due volte: a Madonna di Campiglio, vittima di una provetta manipolata e dalla criminalità organizzata e a Rimini, cinque anni dopo, dove verrà trovato solo, disteso a terra, a petto nudo, il giorno di San Valentino. Nel film viene ripercorsa la vita di Pantani in tre diverse fasi della sua breve vita: tre anime, tre interpreti (Marco Palvetti, Brenno Placido e Fabrizio Rongione), un solo uomo. Il caso Pantani è la storia di un atleta che è diventato un mito. Un mito che è stato distrutto. Una vittima che non ha ancora avuto giustizia. È la storia di un uomo appassionato e tenace e delle sue contraddizioni. Una storia che merita di essere raccontata.
I fatti
5 giugno 1999. A seguito di un controllo antidoping nell’Hotel Touring di Madonna di Campiglio, Marco Pantani viene escluso dal Giro d’Italia che sta conducendo trionfalmente. Il “Pirata” urla al complotto. Appena ventiquattro ore prima il mondo era ai suoi piedi. Ora tutti gli voltano le spalle. Marco è un guerriero inviso a molti, che è già caduto tante volte e tante volte si è rialzato, tornando a vincere e stravincere. Abituato com’è ad andare più forte degli altri “perché l’agonia della fatica finisca prima”, anche in questa occasione promette battaglia, giurando al mondo d’esser pulito e di avere intenzione di dimostrarlo. Ma la vita è più vigliacca di mille salite e quell’estate di fine millennio segna per il campione l’inizio dell’ultima tappa, quella che non porterà alle celebrazioni di un traguardo, ma a una drammatica discesa agli inferi e alla morte. Passeranno quindici anni prima che una procura italiana accolga le prove di un coinvolgimento della criminalità organizzata dietro il sabotaggio delle sue analisi. La sua vita, purtroppo, finirà molto prima. Lo ritroveranno la sera del 14 febbraio di cinque anni dopo. Solo, disteso a terra, a petto nudo. Intorno a lui i segni di una lotta furiosa contro tutti o contro qualcuno. L’inchiesta chiusa in soli 55 giorni lascerà solo dubbi e nessuna certezza.
Domenico Ciolfi racconta…
“Il Caso Pantani è un noir contemporaneo, un thriller, un film d’inchiesta, un dramma interiore che svela le contraddizioni e l’ipocrisia della società contemporanea. L’indagine che intende portare avanti è anche e soprattutto intima, sulla personalità e sulle emozioni di un uomo eletto a mito. Si tratta forse del film più documentato scritto sulla figura del Pirata durante gli ultimi anni che vanno dal 5 giugno del 1999 a Madonna di Campiglio fino alla tragedia di Rimini, il 14 febbraio di cinque anni dopo”.
“Ho pensato a questo film con la volontà di raccontare al pubblico il dramma personale di un uomo, la cui vicenda si lega indissolubilmente a quella della sua terra, la Romagna. Marco Pantani è stato ed è ancora un fenomeno sociale, amato, seguito, invidiato, “chiacchierato”, come è inevitabile che accada a tutti i campioni sportivi capaci di appassionare un intero paese con le proprie gesta. La storia di Pantani è un racconto che si snoda lungo la cronaca del nostro paese tra interessi economici, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti, scommesse clandestine, leggende della malavita“.
“Una storia di amicizia tradita, di amore perduto, di dipendenza e di immensa desolazione, come quella che lo ha accolto in un limbo senza vita lungo quasi cinque anni. Ma è anche la narrazione della vita di un semplice ragazzo di mare e delle sue imprese sulle vette più alte d’Europa. Dei suoi sogni, della sua incredibile voglia di vivere. In cinque anni di ricerche abbiamo raccolto testimonianze, confidenze, documenti giudiziari incontrando i protagonisti di una vicenda umana profondamente toccante, con le sue contraddizioni e le sue tante sfaccettature. Portando alla luce nuove prove e una nuova verità”.