Da venerdì 1 gennaio 2021 Cineteca Milano presenta Signore e Signori…Il Cinema è Magia!, un’eccezionale selezione dalle suggestioni fantastiche di sette capolavori del cinema a tema illusionismo che saranno disponibili in streaming.
La rassegna prende avvio da L’Isola Del Terrore, film muto del 1920 diretto da James Cruze il cui interprete principale è il celebre illusionista Harry Houdini, che si cimenta in incredibili imprese immerso nell’esotica atmosfera di un’isola selvaggia occupata da ostili indigeni. A seguire troviamo Entr’acte, cortometraggio del 1924 considerato l’opera-simbolo del cinema surrealista, in cui compaiono persino Marcel Duchamp e Man Ray impegnati in una partita di scacchi su una terrazza. Realizzata da René Clair su un’idea del pittore avanguardista Francis Picabia, la pellicola appare come un’incalzante successione di paradossali visioni sconnesse tra loro, un’irriverente messa a frutto delle tecniche poetiche del gruppo guidato da Breton.
In rassegna troviamo anche fantastiche e, talvolta, surreali immagini offerte da pellicole realizzate nel primo decennio del Novecento da ignoti di area tedesca come Scherzo Fantastico (1905, una fantasia muta con scherzi tra vari personaggi) e di area francese, come Gioco Di Dadi (1909, immagini di persone che giocano con dadi giganti, in uno scenario decisamente surreale), La Ruche Merveilleuse (1905, una danza floreale in un paesaggio fiabesco) e A Teatro (1907, una divertente rappresentazione teatrale di alcune marionette dal volto umano).
Tra le tecniche cinematografiche impiegate vi si trova anche la sospensione e ripresa introdotta dal prestigiatore e regista Georges Méliès, del quale in questa occasione viene presentato Escamotage d’une dame chez Robert-Houdin, da lui diretto nel 1896. L’importante cortometraggio, dalla durata di appena un minuto, segna un punto di svolta nella storia del cinema in quanto annuncia le sperimentazioni nel campo degli effetti speciali. Il corto è ambientato nel teatro dove Méliés proponeva spettacoli di prestidigitazione e illusionismo. Méliès interpreta sé stesso, mettendo sul palco, con i gesti dell’illusionista, una sedia poggiata su un foglio di carta, dove fa sedere una signora entrata in scena. Dopo averla coperta con un drappo rigato, la fa sparire, scoprendo al posto della donna una sedia vuota. In seguito, tramite gesti “magici”, fa riapparire uno scheletro, ma coprendolo di nuovo col drappo la donna riappare. I due allora si alzano e si inchinano per ringraziare il pubblico, escono di scena e rientrano per prendere l’applauso.