Dopo il successo di suoi Senna (2010) e Amy (2015), solo dal 23 al 25 settembre arriva nelle sale Diego Maradona, il nuovo documentario biografico firmato da Asif Kapadia. Con interviste esclusive a Diego Maradona e immagini tratte dal suo archivio personale di oltre 500 ore di filmati mai visti prima, il film – presentato in anteprima (Fuori Concorso) all’ultimo Festival del Cinema di Cannes – narra la storia di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.
Napoli, Diego un Dio e un prigioniero
Il documentario Diego Maradona ci riporta agli inizi degli anni Ottanta. Non avendo mai vinto lo scudetto, la Società Sportiva Calcio Napoli viveva un periodo particolarmente difficile, vantando però una tifoseria senza eguali per passione e dimensioni. Poi, il 5 luglio 1984, Maradona arrivò al Napoli con un ingaggio stellare e per sette anni scatenò l’inferno regalando il paradiso ai tifosi. Il genio assoluto del calcio mondiale e la città più imprevedibile d’Europa si dimostrarono un connubio perfetto: Diego Maradona era stato benedetto sul campo e trattato come un Dio fuori di esso. Il carismatico argentino trascinò infatti la squadra al suo primo scudetto. Era il 1987 e quello fu un evento epocale. Ma c’era un prezzo da pagare perché, finché fece miracoli in campo, a Diego fu concessa ogni cosa, ma quando la magia svanì, divenne prigioniero della sua stessa città. Ancora oggi però Maradona a Napoli è ricordato come una divinità.
Ogni successo un disastro
Diego Maradona è la storia di un ragazzino povero e senza istruzione cresciuto in una baraccopoli: la sua sorprendente eccellenza lo fa diventare una stella assoluta, elargendogli ricchezze incalcolabili, fama mondiale e status degno di una divinità. Tuttavia, gli mancano gli strumenti per gestire una celebrità simile. Ogni trionfo della sua vita sembra avere un esito disastroso – anche se di solito finisce per uscirne vincitore perché, come fa notare Asif Kapadia: “È così sveglio e scaltro. Non importa quante volte fallisce, si rialza sempre e va avanti. Com’è possibile che una persona con le sue origini passi tutto quello che ha passato lui senza risentirne?”.
Un eroe arrabbiato e mai integrato
Anche se Maradona subisce una serie di sconfitte, continua a combattere. “È un vero lottatore – prosegue il regista – e la sua è una storia che morivo dalla voglia di raccontare”. Diego Maradona è un’icona, un eroe latino, un uomo di cui moltissimi suoi compatrioti sono terribilmente orgogliosi. Affronta giganti europei, rovesciando potenze come la Juventus, il Milan e l’Inter con la sua eccellenza sportiva. A Napoli diventa simile a un semidio. “Eppure in qualche modo non riesce mai ad integrarsi del tutto – conclude Kapadia – ha tanta rabbia che si porta dentro e tutti i suoi problemi e le sue difficoltà derivano, credo, dal suo non essere preparato alla celebrità”.