Dal 25 gennaio al 17 aprile, la Fondazione MAST presenta a Bologna (via Speranza 42), per la prima volta dalla sua apertura, Lavoro in Movimento – Lo Sguardo della Videocamera sul Comportamento Sociale ed Economico, un progetto espositivo interamente dedicato all’immagine in movimento con video e installazioni sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro e della produzione realizzati da 14 artisti di fama internazionale. L’ingresso è gratuito (aperta dal Martedì alla Domenica, dalle 10 alle 19).
Se finora il racconto dell’industria e del lavoro è passato attraverso un percorso scandito dalla narrazione fotografica, in questa mostra, curata da Urs Stahel, sono i video a darne una rappresentazione visiva. Mediante l’interpretazione filmata della realtà, l’occhio della videocamera è in grado di testimoniare la mutabilità di un mondo in rapida trasformazione, descrivendo in modo immediato e coinvolgente cambiamenti, evoluzioni e rotture.
Le opere di questa mostra ci offrono immagini intense degli ambienti di lavoro e di commercio più diversi: dall’attività artigianale di un singolo individuo alla produzione di massa, dal lavoro umano a quello robotizzato, dalla produzione di energia a quella di beni e servizi high-tech, dallo sviluppo del prodotto alla contrattazione commerciale, dalle sfide di natura legale alle questioni strutturali ed esistenziali legate al sistema finanziario.
Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege sono gli artisti che la Fondazione MAST ha riunito per offrire, in un serrato dialogo tra le rispettive opere, la rappresentazione visiva di uno scenario sociale ed economico in continuo movimento.
Urs Stahel spiega “Viviamo in tempi in cui la realtà è una dimensione in movimento – la percepiamo come un insieme di piani paralleli che si affiancano, si susseguono, si sovrappongono. La mostra ne traccia un resoconto visivo attraverso una selezione di video che si configurano come piccole galassie, nelle quali la singola opera ha un valore autonomo ma trova il suo significato soprattutto in relazione alle altre, di cui diventa di volta in volta commento, critica, o tacita risposta. L’intensità spesso toccante, la forza e la ricchezza di queste immagini in movimento restituiscono con forme, meccanismi narrativi e linguaggi visivi diversi, l’evoluzione del mondo del lavoro e della nostra vita”.