Presentato, nell’ambito della 78esima Mostra del Cinema di Venezia, all’interno della sezione Notti Veneziane della rassegna Giornate Degli Autori, mercoledì 23 febbraio uscirà nei cinema Il Mondo a Scatti, il documentario diretto da Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, un viaggio nel mondo delle immagini, un modo di sperimentare visioni e di riflettere sulle trasformazioni delle immagini fisse e delle immagini in movimento.
Il documentario
Il Mondo a Scatti è un film che intreccia immagini di oggi e di ieri, immagini fisse e immagini in movimento attraverso un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa, documentarista, sceneggiatrice viene ripresa da Paolo, fotografo, regista, curatore di eventi culturali. Cecilia Mangini – legata all’analogico della pellicola da sviluppare e da stampare – decide di avventurarsi nel digitale da cui si sente esclusa. Dai disegni delle caverne in poi, l’immagine ha sempre avuto un potere che ha a che fare con la magia. Magia è anche la fotografia,il cinema a volte sconfina nella stregoneria, incanta gli occhi. Come testimonianza personale, Cecilia Mangini – legata all’analogico della pellicola da sviluppare e da stampare –, ha deciso di avventurarsi nel digitale da cui si sente esclusa, rischiando una sconfitta forse salutare o una vittoria tardiva. La fotografia rivela: anche a distanza di molti anni può capitare di ritrovare un negativo mai sviluppato o mai stampato nella luce rossa di una camera oscura, oppure di vedere un’immagine che nel corso del tempo si trasforma.
Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli raccontano…
“Il nostro è un film documentario, film-saggio, film autobiografico …film che non è possibile definire come appartenente a un genere cinematografico ma di sicuro è un film che parte da pensieri sulle immagini, immagini fisse – fotografie che hanno fermato il tempo: Il mondo a scatti. Quello che definiamo un mondo a scatti può essere racchiuso in una sequenza di immagini fisse: clic…clic… clic…ogni scatto ha fermato il tempo, il tempo di un clic, ma le immagini fisse proiettate in successione magicamente diventano immagini in movimento. Lo scatto ferma il tempo: donne, uomini, cose, tutto è rimasto intrappolato in quel rettangolo di mondo“.