Ispirandosi al grande classico della letteratura Il Canto di Natale di Charles Dickens, il regista Edoardo Falcone ha scritto e diretto Il Principe di Roma, la pellicola con protagonista Marco Giallini e un cast formato da Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò Liliana Bottone, Massimo De Lorenzo con Andrea Sartoretti e Giuseppe Battiston. Il film è nelle sale da giovedì 17 novembre.
Il film
Roma, 1829. Bartolomeo (Marco Giallini) è un uomo ricco e avido che brama il titolo nobiliare più di ogni cosa. Nel tentativo di recuperare il denaro necessario a stringere un accordo segreto con il principe Accoramboni per ottenere in moglie sua figlia, si troverà nel bel mezzo di un sorprendente viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro. Guidato da compagni d’eccezione dovrà fare i conti con sé stesso e conquistare nuove consapevolezze.
Tutto parte da una domanda paradossale: e se l’odioso Scrooge invece di vivere a Londra nell’Ottocento, fosse vissuto nello stesso periodo a Roma? Partendo da questo spunto iniziale, via via si è sviluppata la storia del Principe di Roma che nel tempo ha acquistato sempre più un’identità autonoma. Tolto il Natale con i suoi regali, eliminato il vecchio Scrooge con la sua proverbiale avarizia, sono nate situazioni, personaggi e sviluppi assolutamente originali rispetto all’universo dickensiano. In compenso sono rimasti i fantasmi. Ma non sono più quelli classici del Natale passato, presente e futuro, bensì fantasmi “storici” come Beatrice Cenci (Denise Tantucci), Giordano Bruno (Filippo Timi) e Papa Borgia (Giuseppe Battiston).
Edoardo Falcone racconta…
“I tre fantasmi sono presenze misteriose che secondo la tradizione continuano a vagare da secoli lungo le strade della città eterna e che guideranno il nostro protagonista in un percorso straordinario attraverso la sua vita. Un viaggio che pur essendo assolutamente personale, alla fine parla a tutti noi. La condizione umana, il tempo con il suo scorrere inesorabile, le conseguenze di ogni nostra azione, gli affetti e la memoria, sono solo alcuni dei temi affrontati, senza però mai rinunciare al sorriso e al divertimento”.