Downsizing, diretto da Alexander Payne e interpretato da Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig, è il film che stasera – nella Sala Grande del Palazzo del Cinema – aprirà il Concorso della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
Downsizing segue le avventure di Paul Safranek (Matt Damon), un uomo ordinario di Omaha che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi centimetri d’altezza. Le persone presto scoprono che i loro risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa pratica controversa, imbarcandosi in un’avventura che cambierà le loro vite per sempre.
Il provocatorio film di Alexander Payne immagina cosa accadrebbe se, per rispondere al problema della sovrappopolazione, alcuni scienziati norvegesi scoprissero come rimpicciolire le persone a una decina di centimetri di altezza, e proponessero di attuare questa soluzione nel giro di duecento anni. Rendendosi presto conto dei vantaggi economici del mondo in miniatura, e con la promessa di una vita migliore, il signor Paul Safranek e la moglie Audrey decidono di abbandonare la loro stressante esistenza a Omaha, per rimpicciolirsi e trasferirsi in una nuova comunità in miniatura. Funzionerà?
L’idea del film a Payne è venuta parlando col il suo coautore Jim Taylor e a suo fratello: hanno pensato quanto si vivrebbe meglio se ci potessimo rimpicciolire, quanto sarebbero ampie le case in uno spazio così piccolo, quanto poco costerebbe il cibo e così via. “Quando ho proposto a Jim di considerare l’idea come una soluzione per la sovrappopolazione e il cambiamento climatico – spiega Alexander Payne – l’idea si è trasformata in una fantastica lente attraverso cui osservare molte cose che ci interessano, divertono e disgustano del mondo contemporaneo”.