Essere Donna oggi
Il Terribile Inganno non ripercorre la storia del femminismo ma intende raccontare che cosa significa oggi essere femminista. Allo stesso tempo non si tratta di un film sul movimento “Non Una Di Meno” di Milano, né di un film militante del movimento, ma del racconto di una comune donna che vi aderisce. Questa donna è Maria, cinquantenne, moglie, madre e lavoratrice, che attraverso l’incontro con le odierne pratiche femministe del movimento, fa un bilancio sull’esser donna oggi. Incuriosita dallo “sciopero globale delle donne”, proclamato l’8 marzo 2017 da Non Una Di Meno, Maria partecipa alla manifestazione milanese. Qui per la prima volta sente parlare del “Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e violenza di genere” che il movimento sta scrivendo.
La violenza, che ha al suo apice il ‘femminicidio’, viene declinata all’interno del Piano, non come un fatto privato ma come sistemica, strutturale alla società. Il piano descrive le direzioni di un cambiamento necessario su più campi dove viene replicata una prospettiva stereotipata e sessista dei generi e dei rapporti di potere tra essi che è alla base della violenza che s’intende superare. Questo incontro spinge Maria a fare un bilancio sulla vita delle donne nell’odierna società. Il film alterna momenti collettivi di attivismo e crescita del movimento a riflessioni personali di Maria. Contemporaneamente segue più da vicino alcune donne di “Non Una Di Meno” nel loro attivismo e vita privata: una ventenne, una trentenne, una quarantenne, e la cinquantenne è Maria.
“Il giorno del mio cinquantesimo compleanno ho festeggiato in compagnia di marito, figli e tanti amici. ‘Desiderio…’ ripetono le voci in coro intorno al cerchio di fuoco della torta. Quale desiderio? Che cosa desiderare? Mi chiedo molte cose ultimamente… e da quando ho seguito una manifestazione femminista a Milano mi si è scoperchiato un mondo. Un mondo fatto di donne che lavorano sognando di cambiare le cose, attraverso l’impegno politico del giovane movimento “Non una di meno”. Questo incontro mi ha spinta a fare un bilancio sull’esser donna oggi rileggendo alcuni fatti della mia vita che riguardano la formazione, il lavoro, la famiglia. Piano piano la parola femminismo ha assunto per me un nuovo significato e si è collegata al presente, sono divenuta consapevole che i diritti conquistati vanno difesi e il cammino non è ancora finito, che essere femminista è una postura necessaria ancora oggi. Ho intrapreso un viaggio in cui guardo innanzitutto al futuro con un desiderio di cambiamento verso tutto ciò che non avevo interrogato”.
Maria Arena
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