Stasera (ore 20) al Cinema Massimo MNC di Torino il 21° Glocal Film Festival assegnerà il Premio Prospettiva – il riconoscimento, giunto alla terza edizione, assegnato dal festival a giovani e promettenti talenti della cinematografia e rivelazioni del grande schermo che abbiano saputo dimostrare un’attitudine che prometta un futuro di crescita professionale – a Daniela Scattolin, splendida espressione di una nuova euntusiasmante generazione attoriale italiana.
Daniela Scattolin
Nata e cresciuta in Veneto, Daniela Scattolin ha iniziato a studiare recitazione al liceo per poi trasferirsi nella capitale per consolidare la sua professionalità. Dopo l’esordio sul grande schermo in Tolo Tolo (2019) di Checco Zalone, nel 2021 ottiene il ruolo di Sara nella serie Zero ispirata al romanzo Non ho mai avuto la mia età dello scrittore (e qui co-sceneggiatore) di origini angolane Antonio Dikele Distefano. Presto la vedremo ne L’Ora – Inchiostro Contro Piombo, serie televisiva che ha debuttato su Sky Atlantic Germania e che sarà presto anche in Italia sulle reti Mediaset.
Sarà anche madrina della serata
Oltre a ricevere il Premio Prospettiva – una versione speciale della statuetta a forma di Torèt, simbolo della città di Torino, che ogni anno I Love Torèt realizza appositamente per i premiati del Festival – Daniela Scattolin stasera sarà anche la madrina della cerimonia di premiazione del festival che vedrà il direttore Gabriele Diverio e i curatori delle sezioni competitive consegnare il Premio Torèt Alberto Signetto – Miglior Documentario e il Premio Torèt – Miglior Cortometraggio, (in questa sezione la Scattolin è impegnata come come giurata).
Intervista a Daniela Scattolin
Per avvicinarci alla serata che la vedrà protagonista, abbiamo avuto il grande piacere di intervistare Daniela Scattolin.
Sei la madrina del Glocal Film Festival 2022, nella tua Torino. Cosa provi nel rappresentare questa città?
È sicuramente un onore. Torino è una delle città più grandi e belle d’Italia, la storia che la accompagna mi incentiva a dare il massimo in questo contesto di arte e passione!
Stai diventando un volto-simbolo della serialità. Pensando alle nuove generazioni cosa hanno di speciale le serie tv o cosa invece il cinema, come fruizione, può ancora regalare?
Le serie tv hanno un privilegio: se un personaggio é scritto e rappresentato bene lega il pubblico per un lasso di tempo più lungo rispetto ad un personaggio di un film. La serialità entra nella quotidianità, un aspetto che un film non può avere. Quando un personaggio di serie tv viene azzeccato ed è valorizzato ha il potere di influenzare i nostri giorni, restando impresso a lungo nello spettatore. Io personalmente mi lego molto a certe serie tv, ci sono certi archi dei personaggi che mi fanno rivedere molto della mia vita, del mio modo di essere. Penso comunque che il cinema rimanga un dono per tutti noi, specialmente quando è ben fatto. Perché ci sono certi concetti e certe cose che nella serie tv verrebbero esacerbate o esasperate. Il cinema per quanto mi riguarda può regalare ancora quella poesia, delicatezza, verità o crudezza e violenza che potremmo infilare in pochissime serie tv.
Sei una giovane attrice, di grande talento: cosa significa per te ricevere stasera il Premio Prospettiva? Qual è la tua prospettiva?
Ricevere un premio crea in me profonda gratitudine e felicità. Mi porta ad essere più focalizzata è determinata nel mio obiettivo perché per un attore è molto facile demoralizzarsi e perdersi d’animo. Per me la mia prospettiva è non perdere la testa, stare nel mio e un giorno alzare il capo e assaporare il cambio di prospettiva: dal punto da cui vedo ora ad uno un po’ più in alto.
Intervista di Giacomo Aricò