Versatile, “rock”, artista a tutto tondo: oggi è il 70° compleanno di Jeff Bridges, uno degli attori di Hollywood di maggior successo di sempre. Poco meno di 10 anni fa (16 dicembre 2009) al cinema usciva Crazy Heart, il film che nel 2010 gli ha fatto vincere il Premio Oscar come Miglior Attore Protagonista.
Da Bogdanovich al successo di Starman
Jeff Bridges ha ricevuto la sua prima candidatura all’Oscar nel 1971 come Migliore Attore Non Protagonista ne L’Ultimo Spettacolo di Peter Bogdanovich. Tre anni dopo ottiene la seconda candidatura, sempre come Non Protagonista per la sua interpretazione nel film di Michael Cimino Una Calibro 20 Per Lo Specialista. Nel 1984 arriva al grande successo, da Protagonista, per il film Starman, per cui ha avuto anche una candidatura ai Golden Globe. Nel 2001 è stato candidato ancora al Golden Globe e per la quarta volta all’Oscar per il suo ruolo nel thriller politico The Contender, per la regia di Rod Lurie in cui interpreta il presidente degli Stati Uniti.
I Coen e le altre nomination
Nel 2010 torna a lavorare con i fratelli Coen (dopo il film, diventato cult, Il Grande Lebowksi del 1998) nel film western acclamato dalla critica Il Grinta, che gli vale la sua sesta nomination all’ Oscar. Anche in questa occasione veste i panni di un U.S. Marshal alcolizzato e dal grilletto facile, Rooster Cogburn. L’ultima nomination, la settima, è del 2017, da Non Protagonista per la sua interpretazione di un Texas Ranger in via di ritiro, nel film Hell or High Water, un action thriller su dei rapinatori di banca nel Texas occidentale. Il film acclamato dalla critica, ha come attori protagonisti Chris Pine, Ben Foster e Gil Birmingham. Il film, premiato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes nel 2016, è stato scritto da Taylor Sheridan e diretto da David Mackenzie. Bridges, per la sua performance nel film, ha ricevuto anche la nomination ai Golden Globe e ai SAG.Jeff, un cuore pazzo
Jeff, un cuore pazzo da Oscar
Nel sopracitato film – che gli è valso l’Oscar – Crazy Heart, Jeff Bridges ha interpretato Bad Blake, un cantante country alcolizzato e ridotto in miseria che grazie alla relazione con una giornalista (Maggie Gyllenhaal) riesce a rimettere in piedi la sua carriera combattendo con la sua propria ombra e facendo da mèntore a una stella del country contemporaneo. Il film, diretto da Scott Cooper, è tratto dal romanzo di esordio di Thomas Cobb, e fanno parte del cast anche Robert Duvall e Colin Farrell. L’interpretazione toccante e ricca di sfaccettature di Bridges è una delle tante di una carriera che attraversato gli ultimi decenni.
Un grande attore in tutti i generi
La versatilità attoriale di Bridges lo ha portato a spaziare tra tutti i generi. È stato il protagonista in molti film di grandi incassi tra cui il film di Gary Ross, Seabiscuit-Un Mito Senza Tempo (2003); la commedia off di Terry Gilliam, La Leggenda Del Re Pescatore (1991), accanto a Robin Williams; il pluri-candidato I Favolosi Baker (1989), co-protagonista assieme a suo fratello Beau Bridges e a Michelle Pfeiffer; il film con Glenn Close Doppio Taglio (1985); la pellicola di Francis Ford Coppola Tucker: Un Uomo e il Suo Sogno (1988); Blown Away – Follia Esplosiva (1994), in cui recita con il padre, ora defunto, Lloyd Bridges e Tommy Lee Jones; Fearless – Senza Paura (1993) di Peter Weir con Isabella Rossellini e Rosie Perez; American Heart (1992), per la regia di Martin Bell con Edward Furlong e prodotto dalla società di Bridges, la AsIs Productions. Nel 2004, insieme a Kim Basinger, è stato al centro di The Door In The Floor di Todd Williams, film acclamato dalla critica che gli è valsa la nomination come Miglior Attore agli IFP/Spirit Award. Nel Un anno dopo, ritrova la regia di Terry Gilliam in Tideland – Il Mondo Capovolto, in cui interpreta il personaggio di Noah, un chitarrista rock fallito e tossicodipendente.
Altri film da ricordare
Prima di Crazy Heart, nel 2009 Bridges è tra i protagonisti della commedia di guerra, L’Uomo Che Fissa Le Capre di Grant Heslov e nel film Pet Therapy – Un Cane Per Amico di George LaVoo per il quale ha ricevuto una candidatura ai premi Emmy. Nel 2010, due anni dopo aver preso parte al blockbuster movie Iron Man (nel ruolo di Obadiah Stane), è stato protagonista dell’atteso film di azione in 3D, Tron: Legacy, in cui riprende il suo ruolo dello sviluppatore di video-game del film del 1982, Tron. Nel film del 2010 lo sviluppo tecnologico ha permesso che Bridges fosse il primo attore nella storia del cinema a recitare accanto a una versione più giovane di sé stesso. Nel 2014 è tra i protagonisti del film The Giver – Il Mondo di Jonas. Tratto dal romanzo per ragazzi campione di vendite di Lois Lowry, il film, che è stato per più di due decenni un progetto a cui Bridges si è appassionato, è diretto da Phillip Noyce.
La passione per la fotografia
Una delle vere passioni di Jeff Bridges è la fotografia. Mentre è sul set dei suoi film, Bridges scatta fotografie del dietro le quinte degli attori, della crew e delle location. Alla fine di ogni film realizza un libro con le fotografie e le regala a tutti quelli coinvolti. Le fotografie dell’attore sono state pubblicate in diverse riviste in tutto il mondo, tra cui Premiere e Aperture. Ha anche esposto i suoi lavori in numerose mostre a New York (alla George Eastman House), Los Angeles, Londra e al Museum of Photographic Arts di San Diego. Nel 2013 è stato premiato con un Infinity Award, premio del Centro Internazionale di Fotografia di New York. I suoi libri fotografici, diventati ricercati tra i collezionisti, non sono mai realizzati per essere venduti. Solo nel 2003 ha pubblicato per la powerHouse Books il libro Pictures: Photographs by Jeff Bridges, una raccolta di suoi scatti realizzati in tanti anni sui set di numerosi film di successo. Gli incassi del libro sono a favore del Motion Picture & Television Fund, organizzazione no-profit che si occupa di assistenza e aiuto ai lavoratori dell’industria del cinema.
La musica
Nel 2011 Jeff Bridges ha pubblicato l’album che porta il suo nome per la Blue Note Records. L’album è stato prodotto dal musicista, autore di canzoni e produttore, vincitore di vari Grammy, T Bone Burnett. L’album è la coronazione naturale di una relazione personale, professionale e musicale tra i due, che va avanti da più di 30 anni. L’album, ben accolto dalla critica, è stato preceduto da Be Here Soon uscito per Ramp Records, l’etichetta di Santa Barbara che Bridges ha fondato insieme con Michael McDonald e il produttore, musicista e autore Chris Pelonis. L’album vanta importanti collaborazioni con il cantante e tastierista Michael McDonald, la candidata Grammy, Amy Holland e la leggenda della musica country-rock, David Crosby. Nel 2014 è uscito il suo primo disco live, Jeff Bridges & The Abiders Live, ed è stato in tour quando non impegnato nel cinema. Grande Jeff.