Karenina & I, il film di Tommaso Mottola interpretato dall’attrice Gørild Mauseth – una leggenda del cinema nordico – e impreziosito dalla voce narrante della star internazionale Liam Neeson, giovedì 4 febbraio alle ore 21.00 sarà trasmesso in streaming gratuito sulla piattaforma digitale di CG Entertainment (www.cgentertainment.it/premiere) preceduto da una presentazione del film del regista Tommaso Mottola e dell’interprete protagonista Gørild Mauseth.
Il film
Karenina & I racconta la sfida umana e professionale dell’attrice Gørild Mauseth che ha accettato di interpretare Anna Karenina nel paese natale di Tolstoj. A questa sfida si aggiunge quella di voler recitare il ruolo di Anna in Russo, una lingua che non ha mai parlato prima. Sulle tracce di Anna, e per scoprire i veri motivi per cui Tolstoj ha scritto il romanzo, l’attrice viaggia da Venezia al fiordo delle sue origini sulle coste Artiche della Norvegia, e poi in treno attraverso l’immensa Russia, fino a Vladivostok, l’estremo oriente del Paese, alla ricerca dei segreti che Tolstoj aveva nascosto nel personaggio. L’esperienza la riporta inaspettatamente alle sue radici e ai suoi dolori più profondi, che in un gioco di specchi con l’eroina di Tolstoj, dà alla luce un’interpretazione unica. Ruolo della vita, Anna Karenina cambierà Gørild per sempre. Il film è un invito all’amore, a perseguire le speranze e i sogni, e a vivere la vita al massimo.
Dal crowfunding ai riconoscimenti internazionali
Il film racconta la sfida umana e professionale dell’attrice Gørild Mauseth che intraprende un’estenuante viaggio in treno – dalle coste Artiche della Norvegia fino ad un Teatro di Vladivostok – per interpretare Anna Karenina in Russo, una lingua che non ha mai parlato in vita sua. Nato grazie ad una campagna record di crowdfunding tra Italia, Norvegia e Russia, arriva al pubblico italiano dopo aver incantato le platee internazionali dei festival negli ultimi due anni (tra gli altri, Festival Cinematografico Internazionale di Mosca, Biografilm Festival, finalista come Miglior Documentario all’European Film Award, in cinquina ai Nastri d’Argento e a Camerimage, vincitore del Master of Art Film Festival). I suoi primi passi in Italia non potevano che essere mossi nei teatri, in un doveroso tributo al palcoscenico, ma anche nella consapevolezza che l’ibridazione tra cinema e teatro è una delle principali caratteristiche di questo progetto, una vera e propria sfida cinematografica fuori dagli schemi.
La voce di Liam Neeson
Karenina & I trascende il modello convenzionale di film sul teatro per trasformarsi nel ritratto intimo e profondo di una vera eroina letteraria, raccontata e impreziosita dalla splendida voce narrante del Premio Oscar Liam Neeson. Quali e quante siano le chiavi di lettura di questo film ce lo fa capire lo stess attore (e co-produttore del film) parlando della sua partecipazione: “è stato un onore per me avere una piccola parte in questo film speciale. Ho accettato di esserci perché mi è veramente piaciuta l’idea di un film su una meravigliosa attrice (Gørild Mauseth) e la sua ricerca per scoprire chi fosse Anna Karenina, forse una delle donne più celebri e complesse della letteratura. Anche perché Tolstoj è uno dei più grandi scrittori, se non il più grande, dopo Shakespeare, a descrivere la condizione umana. E poi perché sono pochissimi i film che raccontano il lavoro dell’attore“.
Gørild Mauseth, una Anna Karenina mai vista
Gørild Mauseth, immedesimandosi profondamente nel personaggio e studiandone la lingua ci restituisce una Anna Karenina mai vista, trascinando lo spettatore nelle pieghe più nascoste del capolavoro di Tolstoj e in un viaggio fisico, attraverso le immensità del territorio russo, oltre che spirituale dentro se stessa; la sua interpretazione ci conduce ai confini dell’amore e dell’identità, fino a fondere arte e vita, vissuto personale e finzione romanzesca, alla ricerca dell’essenza di uno dei personaggi più straordinariamente complessi della letteratura moderna. Per ottenere questo risultato Gørild Mauseth ha dovuto affrontare una sfida con se stessa pressoché totalizzante: come attrice, accettando di recitare in una lingua che non conosceva; come madre e moglie, allorché il regista e marito, Tommaso, le ha proposto una sfida nella sfida. Compiere il viaggio in treno, da un capo all’altro del continente russo, portando con sé il loro figlio di 5 anni.
Tommaso Mottola, un film, tanti registri
Alla fine di questa avventura “spericolata” si può senz’altro dire che il rischio corso ha pagato, come sottolinea Tommaso Mottola: “tutti noi vorremmo abbandonarci alle nostre passioni. Osare farlo è già un azzardo in sé, come ci insegna il tragico epilogo di Anna. Ma se ti affidi e al cuore, ai tuoi principi e ad una ferrea, assoluta disciplina, potresti conquistare qualsiasi vetta”. Il regista poi ha aggiunto: “testimoniare il profondo lavoro che Gørild Mauseth ha fatto su un personaggio come Anna Karenina, ha significato per me esplorare i sentimenti primari di cui è fatto un essere umano. Abbiamo capito che Tolstoj scriveva di sé nella storia e che in essa ha nascosto molti dei suoi pensieri più intimi e segreti. Uno dopo l’altro, Gørild li ha trovati: un destino segnato dall’orfanotrofio, il bisogno d’amore, la necessità della fuga alla ricerca di un’identità, il treno come soluzione finale a tutti i dolori. Tutti questi elementi rappresentano le diverse linee narrative del film in una continua mescolanza di registri linguistici e tematici”.