Presentato nella Selezione Ufficiale – Fuori Concorso – alla 67esima edizione del Festival di Cannes, arriva domani al cinema The Salvation il western firmato dal regista danese Kristian Levring con protagonisti Mads Mikkelsen, Eva Green, Jeffrey Dean Morgan e l’ex calciatore francese Eric Cantona.
Nel 1871, tra colonizzatori e fuorilegge, l’immigrato Danese Jon (Mads Mikkelsen, foto copertina) sta attendendo da anni di portare in America sua moglie e il figlio di dieci anni. Ma quando finalmente loro riescono a raggiungerlo cadono vittime di un crimine orribile. Distrutto dal dolore e dalla disperazione Jon uccide il responsabile.
Ma l’assassino che Jon ha ucciso è il fratello dello spietato colonnello Delarue (Jeffrey Dean Morgan), un bandito che terrorizza il villaggio di Black Creek e che è disposto a tutto per vendicare l’assassinio di suo fratello. Tradito e isolato dalla comunità, Jon, è costretto a trasformarsi da uomo per bene, onesto e pacifico, in un guerriero, fuori legge solitario, per salvare il villaggio e trovare pace.
Per il regista danese Kristian Levring, che ama i western sin da quando era bambino, realizzare The Salvation è stato “come far rivivere l’universo immaginifico della mia infanzia, creare un mondo che è in tutti i sensi molto diverso dalla mia vita attuale”.
Il suo film è infatti un tributo al classico western americano: “in termini filmici il western è un genere arcaico. Mi sono chiesto varie volte perché ho deciso di riproporre un genere che alcuni definiscono morto e sepolto. La risposta è semplicemente che John Ford, Sergio Leone e Akira Kurosawa sono alcuni dei miei idoli. Riuscire a fare un film nel genere in cui loro eccellevano è stato come realizzare un sogno”.
La maggior parte della persone che sono sopravvissute nel Selvaggio West erano europei immigrati: “queste persone sono fuggite dalla guerra e dalla povertà con la speranza di iniziare una nuova vita – spiega Levring – la storia del Selvaggio west è anche la nostra storia”.
Un racconto sulle persone che non avevano prospettive di vita in Europa: “persone che hanno abbandonato le loro radici per partecipare alla nascita di una nazione. Ma come costruire una vita in un mondo senza legge e giustizia? Quali meccanismi si innescano quando non si può chiedere aiuto a nessuno?”.
Una famiglia assassinata, uomini giustiziati, la forza di un uomo, la sofferenza e il tempo della vendetta. In The Salvation “i cattivi sanguinano nelle saghe nordiche e lo stesso dovrebbe accadere anche nei western americani: ho voluto che il mio film raccontasse una storia di vendetta e rinascita in uno scenario leggendario” ha concluso Kristian Levring.