(Foto di Francesca Marino)

La Dodicesima Notte in scena a Roma – Gabrio Gentilini: “Tornare sul palcoscenico è un privilegio”

(Foto di Francesca Marino)

Dall’11 al 27 settembre sul palcoscenico del Silvano Toti Globe Theatre di Roma andrà in scena la nuova versione de La Dodicesima Notte, lo spettacolo diretto da Loredana Scaramella tratto dalla geniale penna di William Shakespeare.

"La Dodicesima Notte", uno scatto durante le prove di questi giorni

“La Dodicesima Notte”, uno scatto durante le prove di questi giorni

 

La Dodicesima Notte

La regista Loredana Scaramella ha specificato come questo testo, incentrato sul concetto di tempo sospeso, sia quanto mai vicino alla recente esperienza del lockdown, da cui si può cercare di trarre un’eredità positiva nel recupero dell’otium, come tempo vuoto da colmare con la riflessione e con l’ascolto di sé. Lo spettacolo fa parte del cartellone 2020 che il Teatro, dopo i lunghi lavori di manutenzione e adeguamento a tutte le disposizioni anti-Covid, propone con grande orgoglio al pubblico per la prima volta, tra grandi immancabili classici e nuove produzioni sul palcoscenico della struttura di Villa Borghese.

Uno spettacolo denso di significato

Tra i protagonisti de La Dodicesima Notte, nella parte di Antonio, ci sarà il versatile attore Gabrio Gentilini che, dopo l’esperienza ne La Bisbetica Domata delle scorse stagioni, torna sul palcoscenico del Silvano Toti Globe Theatre. Per Gabrio si tratta di una nuova avventura carica di significato, soprattutto adesso, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria.

Gabrio Gentilini (foto di Francesca Marino)

Gabrio Gentilini (foto di Francesca Marino)

Intervista a Gabrio Gentilini

Dello spettacolo e del suo personaggio, ne abbiamo parlato direttamente con lui, Gabrio Gentlini.

Gabrio, per un attore di teatro come te cosa significa tornare sul palcoscenico dopo gli scorsi durissimi mesi?

Provo un grande senso di gratitudine, verso la produzione del teatro che si è messa in gioco nonostante le difficoltà di questo momento, verso la regista Loredana Scaramella che mi ha scelto nuovamente per una sua opera al Globe e verso tutti i miei colleghi. Non era assolutamente scontato essere su questo palcoscenico in questo momento storico. Mi sento un privilegiato.

Quanto è importante che il teatro riparta – ovviamente – con la sua linfa, ovvero il pubblico?

Credo sia fondamentale. Purtroppo le misure da attuare per l’emergenza Covid non facilitano le cose in questo momento. Basti pensare che un teatro come il Globe Theatre di Roma, che oltretutto è all’aperto, ha visto ridurre i suoi posti a meno della metà per rispettare le normative sanitarie. C’è ancora tanta paura e divisionismo tra la gente. L’arte è da sempre stata per l’uomo una cura per l’animo e un’occasione per riflettere sulla propria esistenza. In un momento come questo, la vedo come uno di quegli strumenti che ci aiuta ad illuminare le nostre coscienze e può aiutarci ad uscire da questo ginepraio mondiale in cui ci stiamo avvinghiando sempre di più. 

Gabrio durante le prove

Gabrio Gentilini durante le prove

Come sarà questa Dodicesima Notte?

Credo sarà senz’altro uno spettacolo che lascerà un segno nella storia del Globe di Roma: per rispettare tutte le normative di sicurezza e distanziamento, avendo 13 artisti e 4 musicisti in scena contemporaneamente, lo spettacolo ha assunto una cifra stilistica che lo rende veramente unico e innovativo e credo saprà intrattenere molto bene il pubblico. È davvero una commedia piena di divertimento e riflessioni, condita da musiche bellissime, in particolare da diversi splendidi inediti scritti da Mimosa Campironi, dalle coreografie di Laura Ruocco e i movimenti scenici di Alberto Bellandi.

Come hai lavorato sul tuo personaggio, Antonio?

Ho lavorato soprattutto sull’idea del prendersi cura dell’altro, dell’amato. Antonio è un “carer”, colui “che si prende cura di”. Il suo amore per Sebastiano, un altro uomo (il che la dice lunga sulla modernità di Shakespeare ancora oggi), è espresso in modo diretto: Antonio è disposto a sacrificare tutto per lui e a mettere in pericolo sé stesso e la propria vita. E’ un personaggio molto bello ed eroico e mi regala molte belle emozioni nel viverlo.

La Dodicesima Notte 4

So che questi mesi di lockdown sono stati per te una grande occasione di riflessione e di maggior presa di consapevolezza. Quanta carica emotiva in più darai allo spettacolo?

Farò in modo di portare con me quel senso di gratitudine di cui parlavo prima e, come sempre sul palcoscenico e nella vita, cercherò di nutrirmi di quella magia che permette a quel flusso di creatività di scorrere libero e che si esprime solo quando riesci a vivere pienamente nel “qui e ora”.

Intervista di Giacomo Aricò

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