Sarà presentato stasera, alle 19:00, presso il Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo nella sezione Riflessi dell’11. Festa del Cinema di Roma, il lungometraggio La Notte Non Fa Più Paura, opera prima di Marco Cassini, che sarà presente alla proiezione con gli attori protagonisti Giorgio Colangeli, Stefano Muroni e Walter Cordopatri, Valeria Romanelli, Silvana Spina, Piero Cardano, Rosario Petix e la produttrice esecutiva Ilaria Battistella. I proventi dell’evento saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto in Centro Italia.
La Notte Non Fa Più Paura, ideato dal regista con Samuele Govoni e Stefano Muroni, racconta infatti di un altro terremoto, quello che colpì l’Emilia nel 2012, ‘messo in scena’ da un gruppo di giovani professionisti, tra i quali anche Valeria Romanelli, Ivan Alovisio, Piero Cardano, Rosario Petíx, Silvana Spina e Valentina Imperatori, che, attraverso il linguaggio cinematografico scelgono di raccontare una storia capace di racchiudere allo stesso tempo amore, amicizia, tragedia e speranza.
Un film low budget, nato per non dimenticare, realizzato in gran parte grazie al sostegno privato di una docente ferrarese, Maria Rita Storti e presentato nell’aprile 2015 in avant première all’Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles, in anteprima nazionale lo scorso 9 aprile a Teramo (proiezione sold out) e, a 4 anni esatti dalla prima scossa, al Cinepark Apollo di Ferrara (proiezione sold out).
“Il sisma – spiega il regista Marco Cassini – è qualcosa che noi abruzzesi conosciamo bene, purtroppo. Tanta è stata la sofferenza, e ancora adesso, così come in Emilia, è ancora una ferita apertissima. Realizzare un film con un’etica importante, con personaggi veri e mai scontati, rappresentare la vita di noi tutti di fronte a queste tragedie, mi sembrava il modo migliore per regalare qualcosa a tutte le vittime del terremoto: la memoria”. Perché ricordare è importante: “l’ho fatto in punta di piedi. Avvicinandomi al Comitato Emilia Vite Scosse e ascoltando il grande dolore dei familiari delle vittime. Il mio è un film che sa però anche essere positivo e ci fa sperare in un futuro migliore”.