In testa da mesi alle classifiche del New York Times con oltre un milione di copie vendute, giovedì 28 marzo esce in libreria La Ragazza Della Palude (titolo originale Where The Crawdads Sing), il romanzo d’esordio – edito da Solferino con la traduzione di Lucia Fochi – di Delia Owens che diventerà presto un film prodotto da Reese Witherspoon per 20th Century Fox, ed è in corso di pubblicazione in 30 Paesi (lo trovi QUI).
Il romanzo
A Barkley Cove, un tranquillo villaggio di pescatori, circolano strane voci sulla Ragazzadella Palude. Dall’età di sei anni Kya si aggira completamente sola tra canali e canneti, con qualche straccio addosso e a piedi nudi. Ha al suo attivo un solo giorno di scuola, ma lapalude e le sue creature per lei non hanno segreti: la nutrono, la cullano, la proteggono, sono maestre e compagne di giochi. Kya impara a decifrare i segni della natura prima ancora di saper leggere un libro: nella sua assoluta solitudine sembra bastare a se stessa. Ma la sua bellezza non tarda a sbocciare: insolita, selvatica, sfuggente accende il desiderio nei ragazzi del paese. Kya scopre l’amore, la sua dolcezza e le sue trappole. Quando negli acquitrini riaffiora il corpo senza vita di Chase Andrews, gli occhi di tutti puntano su di lei,la misteriosa ragazza dimenticata: i mormorii diventano subito accuse, i sospetti incrollabili certezze. Il processo, fuori e dentro al tribunale, trascina la vicenda verso il suo imprevedibile e folgorante epilogo.
La Ragazza della Palude è il romanzo commovente di un’infanzia segnata dall’abbandono e di una natura che si rivela madre, non matrigna. Ma è anche la storia di una violazione e di un segreto gelosamente custodito, che mette in discussione i confini tra la verità e la menzogna, il bene e il male. Completamente catturarata dalla storia, l’attrice Reese Witherspoon, che produrrà l’omonimo film, ha dichiarato: “con la sua atmosfera di mistero, i suoi stupendi paesaggi e un’eroina dal fascino inesauribile, questo libro mi ha conquistato fin dalla prima pagina. Non volevo mai che finisse“.