Solo il 20 e 21 marzo la vita e la cucina di Gualtiero Marchesi arrivano al cinema con Gualtiero Marchesi – The Great Italian, il documentario diretto da Maurizio Gigola sul compianto grande chef italiano scomparso lo scorso 26 dicembre 2017.
Il film biografico sulla vita del grande chef Gualtiero Marchesi si sviluppa con il racconto e la presenza del protagonista a partire dalle rive del Po, territorio della sua adolescenza, mostrandoci l’incontro tra lui e il regista al Marchesino, ristorante di Marchesi accanto al Teatro alla Scala, momento dal quale inizia il viaggio nella vita dell’uomo: dall’Albergo Mercato nella Milano degli anni trenta, seguendolo poi, grazie alla sua presenza e al suo racconto, nella ricostruzione dei momenti salienti della sua vita familiare e professionale. Marchesi mostrerà il proprio interesse per la famiglia e per la musica, rincontrando i grandi chef francesi che hanno segnato la sua svolta tecnica ed artistica, (il contributo di Alain Ducasse a Parigi; Michelle e Pierre Troisgros a Roanne; le confidenze dello chef Gilles Reinhardt all’Auberge du Pont de Collonges, la casa di Paul Bocuse a Lione).
Il ritorno nell’Italia degli anni ’70 e l’apertura del ristorante milanese in via Bonvesin della Riva segnerà la rivoluzione della cucina italiana, con l’espressione del carico artistico accumulato fino ad allora. Da qui parte il viaggio di Gualtiero per incontrare amici italiani di vecchia data (Pinchiorri, Cipriani, Medagliani, Spigaroli) e seguendo questa strada si giunge fino al Giappone. Si mostra la creazione dei suoi piatti più celebri e si lascia ai suoi allievi pluristellati (Carlo Cracco, Davide Oldani, Enrico Crippa, Andrea Berton, Daniel Canzian, Paolo Lopriore, Pietro Leemann, Ernst Knam) il racconto del rapporto con l’uomo/maestro. Un contributo illuminante sulla figura di Marchesi verrà offerto da Carlo Petrini, mostrando quella visione del futuro che fa di Marchesi il primo iniziatore.
Milano, Firenze, Trieste, Venezia, fanno da sfondo ai luoghi degli incontri del maestro, le cucine dei suoi allievi si mostrano nell’esecuzione dei loro piatti, così come Gualtiero mostra e realizza i suoi piatti durante il corso del film. I contributi di Massimo Bottura, Yannic Alleno, Santini, Carlo Cracco, Davide Oldani, intervallano il racconto e lo chef Simone Cantafio mostra il legame con Marchesi dal tristellato Michel Bras Toya in Giappone. Le musiche originalmente composte ed eseguite da Giovanni Sollima sottolineano i momenti salienti dentro le cucine e nei territori, con la grande eleganza della musica classica.