Diretto da Elio Espana, solo dal 24 al 26 maggio nelle nostre sale arriva Banksy – L’Arte Della Ribellione, un documentario che finalmente rivela la storia di Banksy, dalle origini in una sottocultura criminale fino alla sua ascesa come leader di un movimento artistico rivoluzionario.
Il film
Banksy nasce come artista nella scena underground di Bristol, in Inghilterra, e le sue prime opere di graffiti e street art risalgono al 1990. La sua arte politicizzata, i suoi epigrammi sovversivi e le sue audaci incursioni hanno oltraggiato l’establishment e creato un nuovo movimento rivoluzionario. I suoi lavori sono divenuti vere e proprie icone del contemporaneo e Banksy è ad oggi lo street artist più famoso e controverso al mondo. Il potere abusato, la povertà, i fondamentalismi politici e religiosi, l’alienazione, la guerra, la violenza e il capitalismo sono al centro delle sue opere. Per la prima volta viene raccontata la storia completa della carriera di Banksy: dai primi lavori come giovane artista underground fino a diventare l’artista più famoso del ventunesimo secolo, nonostante la sua identità sia ancora avvolta nel mistero.
Ispirato dai graffiti della New York degli anni ’70, Banksy trasforma il movimento della Street Art in forma d’arte mainstream mettendo insieme un impero multimilionario e modificando la concezione stessa dell’arte. Nel documentario viene presentato un raro archivio proveniente da collezioni private e interviste inedite. Intervengono il promotore d’arte Steve Lazarides, ex braccio destro di Banksy; l’artista di fama mondiale Ben Eine, uno dei collaboratori più stretti di Banksy; John Nation, che ha gestito il progetto di graffiti in cui è iniziata la storia di Banksy; i famosi street artist Risk, Felix “Flx” Braun, KET & Scape, oltre a diversi esperti e critici d’arte.
Elio España racconta…
“Penso che esistano molte idee sbagliate su Banksy, e il suo anonimato ha molto a che fare con questo. Le persone non pensano a Banksy come a un artista di graffiti, non lo è più, ma le sue origini provengono assolutamente da quel mondo. La sua arte non si estranea dal contesto, lui è il frutto del suo background a Bristol e della cultura e della politica di questo tempo – un periodo particolarmente tumultuoso, ma anche elettrizzante. Ha fatto parte del mondo dei graffiti, è stato un pioniere della Street Art insieme a un certo numero di altre figure importanti, ma Banksy ha completamente cambiato il modo in cui l’opera d’arte viene esposta e venduta. Credo che comprendendo la sua storia, si otterrà anche una comprensione molto più profonda del suo lavoro“.