Trentasette anni dopo il primo film, giovedì 26 settembre arriva al cinema – diretto da Adrian Grunberg – il quinto capitolo di un franchise diventato un cult: Rambo – Last Blood. Protagonista sarà ancora una volta Sylvester Stallone che torna nei panni di un personaggio che lo ha reso una star planetaria: John Rambo, il veterano di guerra del Vietnam ed ex soldato delle forze speciali dell’esercito americano.
Il ritorno di John Rambo
Pochi personaggi hanno catturato l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo come John Rambo di Stallone. Il personaggio, basato sul romanzo di David Morrell, è stato presentato agli spettatori per la prima volta come un veterano delle forze speciali ed eroe di guerra esperto di armi, combattimento corpo a corpo, tattiche di sopravvivenza e guerriglia. Con l’aiuto del suo ex comandante, Rambo trova uno scopo per utilizzare i suoi talenti formidabili e mortali: andare in Vietnam per salvare alcuni dei su oi fratelli d’armi imprigionati in Rambo e in Rambo II La Vendetta; in Afghanistan, per andare in soccorso del suo unico amico, in Rambo III; e in Myanmar, dove scatena la sua furia per aiutare alcuni missionari e ab itanti dei villaggi catturati, in John Rambo.
Last Blood
Dopo anni passati a vivere in ango li remoti del mondo, Rambo prende la fatidica decision e di tornare negli Stati Uniti, dove lo abbiamo visto per l’ultima volta camminare lungo un sentiero polveroso fino a un ranch di cavalli. John Rambo era finalmente tornato a casa. Rambo
Last Blood riprende l’epica saga del personaggio, quando lo troviamo siste mato a vive re una vita tranquilla nel ranch di famiglia in Arizona. Qui ha ri trovato la pace , condividendo la sua ca sa con la sua famiglia adottiva: Maria (Adriana Barraza) e sua nipote Gabriela (Yvette Monreal). “Facciamo un salto di dieci anni dall’ultima volta che abbiamo visto Rambo – conferma Sylvester Stallone – ha vissuto a lungo ai margini della società, ma ora sembra voler ne fare parte. È stato accettato da una famiglia che ama e vuole prendersi cura di loro“.
Rambo va alla guerra
Rambo è diventato una figura paterna per Gabriela, la cui madre era morta da tempo, e il cui padre violento l’aveva abbandonata. Accanto a Maria, Rambo ha allevato la ragazza come se fosse sua. Per lui, lei è l’unica cosa pura e vera in questo mondo. Ormai adolescente e curiosa del suo passato, Gabriela va alla ricerca del padre biologico. Vuole giudicare l’uomo da sola, e niente che Rambo o Maria possano dire la potrà dissuadere. Lasciando il ranch piena di speranza, Gabriela si reca in Messico, ma l’incontro con suo padre termina con un duro rifiuto. La mattina dopo, quando Gabriela non fa ritorno a casa, Rambo sente come un istinto primordiale. Si mette in cerca della ragazza, giurando a Maria che non tornerà senza di lei. Le peggiori paure di Rambo si realizzano quando ritrova Gabriela drogata e maltrattata da pericolosi membri del cartello. Alimentato dal senso di colpa e dal desiderio di vendetta, Rambo si prepara alla guerra.
Un uomo sempre in conflitto
“Rambo potrebbe aver fatto i conti con se stesso e aver trovato casa e famiglia, ma non è una persona risolta – spiega Stallone – non c’è una vera pace nella sua vita al ranch; il suo corpo è lì, ma la sua mente no. Non vuole mai lasciare il ranch. Non riesce a superare il suo disturbo da stress post traumatico. Rambo scopre che la vita stessa è la sua guerra e nonostante sia a casa, è ancora in balia di eventi al di fuori del suo controllo“. In Last Blood, il protagonista sta cercando di trovare una conclusione per il suo viaggio: “si rende conto che il suo lavoro è proteggere la sua famiglia, è l’unica cosa in cui è bravo – aggiunge l’attore – ma Rambo sa che se viene incitato, tornerà al suo vero io, anche se questa è l’ultima cosa che vuole. Sa che se ciò che gli interessa di più gli viene portato via, allora cercherà una punizione, una sofferenza e la morte per i responsabili“.
La vendetta di Rambo
Lo scopo a cui allude Stallone è quello di trasformare i suoi tunnel in una sorta di campo di sterminio sotterraneo, dove si vendica di coloro che minacciano la sua famiglia. È una resa dei conti epica, alimentata dalla vendetta, frenetica, brutale e intricata. “Rambo usa le sue abilità di sopravvivenza e la sua conoscenza del territorio per creare queste trappole ingegnose e attirare le sue prede nei tunnel – osserva Adrian Grunberg – ma qui la posta in gioco è persino più alta di quanto lo fosse per lui durante la guerra, perché riguardano la perdita personale“. Il regista poi conclude così: “questo film chiude un cerchio per il personaggio e la serie, volevamo davvero onorare Rambo e tutti i capitoli della saga creando un tipo di film d’azione e una storia leggermente diversi che combinassero tutto ciò che il pubblico ama del personaggio, mettendolo in un nuovo ambiente e contro un nemico diverso da quello contro cui ha combattuto. E per quelli che sono nuovi a questi film, speriamo che tornino indietro per sperimentare ciò che ha portato Rambo a quest’ultima guerra“.