L’attrice e danzatrice Lavinia Savignoni (dopo un passato da atleta in cui è stata Campionessa Italiana di Ginnastica Ritmica, detenendo il titolo per 10 anni consecutivi), andrà in scena con Il Corpo Perfetto al Brancaccino di Roma il 26, 27 e 28 ottobre e 1, 2, 3 e 4 novembre. Uno spettacolo sull’ossessione odierna dell’essere sani, belli, mangiare bio, avere corpi perfettamente funzionanti.
Una donna di quarant’anni dall’aspetto giovanile fa le prove a casa del suo programma “Il Corpo Perfetto” che andrà in onda in diretta tv il giorno dopo e che è anche il nome del Metodo da lei creato per vivere in salute. La prova del discorso si trasforma in un flusso di coscienza su come siamo fatti e su come possiamo raggiungere la perfetta funzionalità del corpo. Alcuni ricordi di bambina romperanno il suo precario equilibrio mentale mostrando al pubblico dei lati che fino ad allora erano repressi, facendola trasformare a tratti in un mostro.
Le diverse facce della protagonista danno voce, a volte in modo grottesco, ad alcuni aspetti disturbati del nostro mondo contemporaneo. Si snoda un conflitto aperto tra il bisogno di un corpo perfettamente funzionante, i modi che si usano per ottenerlo, e il tentativo di non perdere genuinita’ e umanita’ contro tutto ciò che è inquinato, artificiale. Questa corsa per trovare l’elisir di eterna giovinezza si scontra con l’incedere inesorabile della vecchiaia che ci riguarda tutti, indipendentemente dagli sforzi fatti per contrastarla con diete e cure di ogni sorta.
Lavinia Savignoni, che ha scritto, diretto e interpretato questo spettacolo, racconta:
“Si tratta di un monologo brillante, a tratti grottesco, che racconta la nevrosi di oggi del voler essere in salute a tutti i costi, mangiare sano, tenersi in forma, avere un corretto stile di vita pieno di regole e diktat severi, illudendosi che la vecchiaia si possa allontanare, a volte rimuovendola dalla mente”.
“Il tema mi è molto caro, sono sensibile a quello che sta accadendo al nostro pianeta, all’esaurimento delle risorse naturali dovuto al circolo vizioso della produzione industriale, che poi finisce anche sulle nostre tavole, di cui siamo tutti in parte responsabili. Sono stata in passato anche io una paladina dell’essere sana a tutti i costi, costi quel che costi, seguendo guru, medici, metodi, guarendo dalle malattie più disparate, rincorrendo assiduamente una salute che rendesse il mio corpo perfetto, o meglio “perfettamente in grado di svolgere tutte le sue funzioni”. Ma in questo percorso ho imparato che la natura ha le sue logiche misteriose sulle quali io non ho alcun controllo“.
“Scrivere questo testo è stata una medicina per la testa e per l’anima, recitarlo è una pillola benefica che mi rende più forte. Credo che che questo testo parli a molti, che il messaggio ci riguardi tutti, che si possa fare una “riflessione fisica” dopo averlo visto“.