Da mercoledì 25 maggio arriverà nelle sale cinematogragiche italiane – distribuito da Wanted Cinema – L’Età Dell’Innocenza, il film documentario del regista milanese Enrico Maisto che lo ha scritto insieme a Chiara Brambilla.
Il film
L’Età Dell’Innocenza racconta la storia di un distacco. Quello di Anna, al suo ultimo giorno da giudice della Corte d’Assise di Milano, prima del pensionamento. E quello di Enrico, suo figlio, che alla soglia dei trent’anni si rende conto di come la madre stia invecchiando senza mai averlo conosciuto. Per questo inizia a filmarla e a entrare nelle pieghe tragicomiche di un rapporto segnato da un amore incondizionato che nutre e allo stesso tempo sbarra la via d’accesso all’età adulta.
Riuscirà l’uomo-bambino, che da sempre si nasconde dietro alla macchina da presa, a lasciare intravedere qualcosa di sé e diventare finalmente grande?
Premiato al 62º Festival dei Popoli come Miglior Documentario Italiano, il film parte dall’intenzione del regista di cristallizzare l’ultimo processo della madre, finendo in realtà per fare i conti con un’evidenza ben chiara: lo scorrere del tempo che inesorabile comporta l’invecchiamento di Anna e, di riflesso, il suo allontanamento. Il regista si mette in discussione per tentare di comprendere come affrontare l’amore incondizionato di una madre e sentirsi adulto.