Mercoledì 22 giugno prenderà il via a Firenze il primo Long Take Florence Film Festival, un festival cinematografico internazionale dedicato ad opere audiovisive realizzate esclusivamente con un piano-sequenza. Organizzato da New York University Florence presso Villa La Pietra (Via Bolognese 120, dalle 19,30) è parte di The Season 2016 e si avvale della collaborazione dei direttori artistici Graziano Staino e Domenico Cannalire. Presidente della Giuria sarà il critico cinematografico Enrico Ghezzi.
Il festival – che si svolgerà nell’arco di una giornata con incontri pre-festival, proiezione dei cortometraggi alla presenza della giuria e premiazione – si articolerà in due sezioni:
Sezione competitiva: Premio Long Take Florence Film Festival – da attribuirsi alla migliore opera in ambito internazionale selezionata tra quelle in concorso (durata massima 15 min.);
Sezione non competitiva: Vetrina internazionale – cortometraggi e video musicali scelti nel panorama internazionale che abbiano utilizzato o simulato la tecnica del piano-sequenza.
Negli ultimi tempi nella cinematografia, si avverte un crescente interesse per forme di linguaggio fluido e immediato, in cui l’azione in tempo reale valorizzi la componente umana, l’ambientazione e la recitazione. Anche nella fiction ad alta componente tecnologica, la tecnica del piano-sequenza introduce un elemento realistico, che coinvolge con naturalezza lo spettatore.
Il film Birdman, vincitore del premio Oscar 2015, è testimonianza di una profonda motivazione per l’aspetto umano della storia, per il personaggio, per i tempi della vita reale: il piano-sequenza raggiunge l’obiettivo di immergere lo spettatore nella vicenda mantenendo il distacco e la finezza dello stile cinematografico. Non è infatti decisivo porre lo spettatore nel punto di vista del protagonista, quanto fargli condividere la vicenda nella sua dimensione reale: atmosfere, ambienti, interazione tra i personaggi.
Il piano-sequenza è pertanto un’opportunità ed una sfida per il regista e il suo staff, nonché per gli attori. La massima naturalezza richiede infatti il massimo dominio del mezzo e del linguaggio. Non a caso questa forma cinematografica immersiva e sofisticata ha intrigato i maestri della pellicola, caratterizzando alcuni capolavori della storia del cinema, a cominciare da Welles, Ophuls, Hitchcock.
Il piano-sequenza, oltre ad interessare oggi gli sperimentatori tecnologici (Gravity), è un promettente terreno di ricerca visiva per i giovani, grazie ai supporti tecnici alla portata di tutti. Ciò che conta è l’idea, l’intuizione di un evento filmico, di una narrazione nei tempi della realtà. È una tecnica che valorizza l’autonomia artistica del linguaggio cinematografico, perché ha il fascino della vita.
Info Festival: http://florencelongtake.com/