Secondo lungometraggio del regista Braden King, giovedì 20 gennaio arriva nelle nostre sale L’Ora Del Crepuscolo, il film tratto dall’omonimo romanzo di Carter Sickels. Interpretata da Philip Ettinger, Stacy Martin, Cosmo Jarvis e Lili Taylor, la pellicola presenta un ritratto empatico di un paesaggio rurale americano in transizione e di coloro che combattono per sopravvivere al suo interno.
Il film
Cole Freeman (Philip Ettinger) mantiene un precario equilibrio nella sua città mineraria in declino degli Appalachi, occupandosi dei vecchi e degli infermi della comunità mentre vende i loro antidolorifici in eccesso ai tossicodipendenti locali per sbarcare il lunario. Ma quando il suo vecchio amico, Terry Rose (Cosmo Jarvis), torna con piani pericolosi che minacciano il fragile equilibrio che Cole ha creato, il suo mondo e la sua identità vengono gettati nel caos. La vita di Cole è ulteriormente complicata dall’improvviso ritorno a casa di sua madre, Ruby (Lili Taylor), e dai suoi mutevoli rapporti con due donne locali, Charlotte (Stacy Martin) e Lacy (Kerry Bishé). Di fronte a una serie di scelte impossibili e a una crescente pressione da tutte le parti, Cole decide di agire per salvare il tessuto affiatato di famiglia, amicizia, terra e storia che lega tutto – e tutti – e che egli ama.
L’autore Robert Gipe racconta…
“L’Ora Del Crepuscolo è iniziato come un libro di Carter Sickels, nato dal discorso di Carter verso le persone nelle montagne del sud su ciò che stava accadendo nelle loro vite. Il suo romanzo nasce da un impulso documentaristico e viene accolto dalla regione come un bellissimo nuovo amico, subito riconosciuto e accettato. Quando Braden King e i suoi amici sono venuti nella mia parte delle montagne meridionali per girare un film basato sul libro di Carter, hanno avuto la stessa cura di riconoscere e scoprire dove si trovavano. La mia esperienza della creazione del film è stata una profonda collaborazione di artisti vicini e lontani con un luogo particolare e un popolo particolare, nato da una fede nella connessione“.
“C’è una magia nel film, che molti di noi hanno conosciuto fin da bambini, seduti al buio, guardando la luce danzare in modi sia strani che familiari. Ma c’è una magia specifica del luogo, rivelata come il giro della carta di un indovino, ammaliante allo stesso tempo, ma il cui significato si rivela nella riflessione e nel tempo, e attraverso l’esperienza. Una terza magia è quella dentro le persone, che nasce quando si superano le proprie paure e preconcetti, e si sottomette al complicato lavoro del conoscere. Le tre magie sono intrecciate nel film che Braden e i suoi amici hanno realizzato, come nel libro di Carter. Al giorno d’oggi non è cosa da poco vedere ed essere visti, essere trovati incantati ed essere incorporati nella creazione di nuovi incantesimi“.