vincent-robert-glyaczk-in-colour

Loving Vincent, il film-dipinto dedicato a Van Gogh

Dopo il successo di Van Gogh – Un Nuovo Modo di Vedere, arriva finalmente al cinema Loving Vincent, una nuova straordinaria esperienza visiva dedicata a Vincent Van Gogh. Scritto e diretto da Dorota Kobiela & Hugh Welchman, questo è il primo lungometraggio interamente dipinto su tela. Realizzato elaborando i quadri dipinti del pittore, il film – al cinema solo da oggi al 18 ottobre (elenco sale NexoDigital.it) – è composto da migliaia di immagini create nello stile di Vincent van Gogh realizzate da un team di 125 artisti che hanno lavorato anni per arrivare a un risultato originale e di enorme impatto.


Nessun altro artista al mondo ha dato vita a così tante leggende quanto Vincent van Gogh (1853-1890). Definito come un martire, un satiro lussurioso, un folle, un genio e un fannullone, e spesso anche travisato e oscurato dal mito e dal tempo, il vero Vincent viene improvvisamente svelato dalle sue lettere. Ispirandosi al suo ultimo scritto, quello in cui annotava “Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”, Loving Vicent ha scelto di partire dalle parole dell’artista, lasciando che fossero proprio i dipinti a raccontare la storia e l’opera del pittore olandese esposto nei più importanti musei del mondo, da Amsterdam a New York, da Londra a Mosca, da Parigi a Dallas.

Douglas Booth

Douglas Booth

Del resto la forma d’arte di questo film è differente dalla pittura. Se la pittura fissa uno specifico momento della realtà, il film appare fluido, sembra muoversi tra lo spazio e il tempo. Per questo il Painting Design Team ha impiegato un anno per re-immaginare i quadri di van Gogh come se fossero un film. In Loving Vicent 94 quadri di van Gogh sono riprodotti in una forma simile a quella originale e più di 31 dipinti sono rappresentati parzialmente.

Chris O'Dowd

Chris O’Dowd

Le sembianze dei personaggi del lungometraggio si ispirano a volti noti del mondo del cinema, abbinati ai dipinti che essi rappresentano. La narrazione – che riporta in vita opere come Caffè di Notte, Campo di Grano Con Volo di Corvi, Notte Stellata, ma anche ritratti e autoritratti di van Gogh- si apre in Francia, nell’estate del 1891. Armand Roulin (Douglas Booth), un giovane inconcludente e privo di aspirazioni, riceve da suo padre, il postino Joseph Roulin (Chris O’Dowd), una lettera da consegnare a mano a Parigi.

Jerome Flynn

Jerome Flynn

Il destinatario è Théo van Gogh, fratello del pittore che si è da poco tolto la vita. Armand non è per nulla felice della missione affidatagli: è imbarazzato dall’amicizia che legava suo padre e Vincent, un pittore straniero che si è tagliato l’orecchio ed è stato internato in un manicomio locale. Ma a Parigi non c’è alcuna traccia di Théo. La ricerca condurrà Armand da Père Tanguy (John Sessions), commerciante di colori, e quindi nel tranquillo villaggio di Auvers-sur-Oise, a un’ora da Parigi, dal medico che si occupò di Vincent nelle sue ultime settimane di vita, il Dottor Paul Gachet (Jerome Flynn).

Eleanor Tomlinson

Eleanor Tomlinson

Conosceremo così la locanda dei Ravoux, dove Vincent soggiornò per le ultime dieci settimane e dove il 29 luglio 1890 morì per un proiettile nell’addome. Qui Armand incontrerà anche la figlia del proprietario, Adeline Ravoux (Eleanor Tomlinson), la domestica e la figlia del dottore e -presso il fiume dove Vincent trascorse i suoi giorni- anche il Barcaiolo (Aidan Turner) che lo conobbe.

Aidan Turner

Aidan Turner

Un viaggio attraverso strazianti rivelazioni per capire e apprezzare l’appassionante vita e la straordinaria opera di Vincent van Gogh. Loving Vincent è un  film poetico e seducente che mescola arte, tecnologia e pittura e si è aggiudicato il Premio del Pubblico all’ultimo Festival d’Annecy.

“Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”

Vincent van Gogh


Leave a Comment