Presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia del 2012 e firmato dal regista Jean-Pierre Améris, stasera alle 21.10 sul canale laeffe (Sky, n. 139) va in onda in Prima Tv L’Uomo Che Ride, ultimo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 1869 di Victor Hugo. Protagonisti sono Gérard Depardieu, Marc-André Grondin ed Emmanuelle Seigner.
Storia sull’emarginazione e la diversità in bilico tra romanticismo, riscatto sociale e tragedia, L’Uomo Che Ride vede come protagonista Gwynplaine (Marc-André Grondin), rapito e poi abbandonato da bambino dai “comprachicos” che l’hanno sfregiato in viso con una cicatrice che gli dona un inquietante sorriso permanente. Durante una tempesta invernale, viene accolto dall’imbonitore Ursus (Gérard Depardieu) nella sua roulotte insieme a Déa (Christa Theret), una bambina rimasta orfana e cieca.
Negli anni successivi, Ursus mette in piedi con successo uno spettacolo itinerante in cui Gwynplaine, soprannominato “l’uomo che ride”, è al contempo protagonista acclamato dalla folla e fenomeno da baraccone. Il successo e la fama rischiano però di modificare l’equilibrio creato in questa strana “famiglia a tre”, soprattutto quando il ragazzo incontra la spregiudicata duchessa Josiane (Emmanuelle Seigner) e fa una scoperta sorprendente sul proprio passato.
“Ursus è un uomo che propaganda le libertà hugoliane, cioè istintive – ha dichiarato Gérard Depardieu – è solo un povero che prende con sé due bambini. Una cieca, con gli occhi bruciati a causa della neve, e l’altro sfigurato da Hardquanonne, che vende bambini per il piacere dei ricchi. Una vicenda che assomiglia a quei ragazzini d’oggi a cui prelevano gli organi e il sangue. La storia si ripete e i grandi scrittori si rivelano ancora estremamente moderni”.