Diretto da Sam Pollard, solo il 14, 15 e 16 febbraio nelle sale italiane – con Wanted Cinema e il patrocinio di Amnesty International Italia – arriva Martin Luther King VS FBI, il docu-film che rivela per la prima volta i retroscena dell’ossessivo controllo dell’FBI nei confronti di Martin Luther King, grazie a nuovi documenti resi accessibili dal Freedom of Information Act.
Il documentario
Il regista Sam Pollard esplora l’accanimento del governo statunitense sugli attivisti di colore. Per diffamare Martin Luther King, l’allora direttore dei servizi segreti John Edgar Hoover, ha usato ogni mezzo a disposizione: cimici nelle stanze d’albergo, telefoni intercettati, investigatori privati, corruzione di giornalisti affinché scrivessero articoli che lo screditassero. L’analisi della campagna di Hoover contro Martin Luther King parte dallo studio di informazioni rese accessibili grazie al Freedom of Information Act del 1966 e non tenute segrete negli Archivi Nazionali e dal libro di David J. Garrow, The FBI and Martin Luther King, Jr.: From ‘Solo’ to Memphis, utilizzando anche importanti testimonianze come quella dell’ex direttore dell’FBI James Comey.
Il docu-film fa riflettere sulla contrapposizione tra John Edgar Hoover e Martin Luther King, due potenti e iconiche figure che, nonostante le loro differenze, si sono proposte come difensori del Sogno Americano. Martin Luther King VS FBI pone degli interrogativi, importanti oggi come allora, in materia di etica e privacy: Cosa significa “libero”? Cosa vuol dire “Americano”? Chi lo decide?
Festival e premi
Martin Luther King VS FBI, presentato nel 2020 al Toronto International Film Festival, al Telluride Film Festival, al New York Film Festival e all’International Documentary Film Festival di Amsterdam, ha vinto il premio per il Miglior Documentario al San Diego International Film Festival 2020, il premio della Giuria come Miglior Documentario al Santa Fe Independent Film Festival 2020, il premio come Miglior Documentario d’Archivio al Critics’ Choice Documentary Awards 2020 e il Pioneer Award al Black Film Critics Circle Awards 2021 ed è stato nominato nella short list egli Oscar 2021.