Sarà presentato oggi in Concorso alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Frères Ennemis, il nuovo film diretto da David Oelhoffen interpretato da due tra i più iconici e brillanti attori della loro generazione, Matthias Schoenaerts e Reda Kateb, per la prima volta insieme sullo schermo. Il film uscirà in Italia il prossimo autunno distribuito da Europictures.
Nati e cresciuti in una periferia in cui domina la legge del narcotraffico, Manuel e Driss erano come fratelli. Da adulti però finiscono per prendere strade opposte: Manuel ha scelto di abbracciare la vita del criminale, Driss l’ha rinnegata ed è diventato un poliziotto. Quando il più grande affare di Manuel va storto, i due uomini si incontrano di nuovo e si rendono conto che entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere nei loro mondi. Nonostante l’odio, fra tradimenti e rancori, riscoprono l’unica cosa rimasta a unirli nel profondo: l’attaccamento viscerale al luogo della loro infanzia.
Thriller mozzafiato in cui tradimento, vendetta e sopravvivenza spingeranno i due travolgenti protagonisti a mettere in dubbio la lealtà e la fiducia verso i loro due mondi. Dopo l’acclamato successo di Loin des Hommes, Oelhoffen va alla ricerca di una fratellanza che superi i legami di sangue.
Why Are We Creative?
Sempre oggi, nella rassegna autonoma delle Giornate degli Autori, verrà presentato in anteprima Why Are We Creative?, il progetto di Hermann Vaske che nel corso di oltre trenta anni di ricerca e interviste ha interrogato i più brillanti pensatori e artisti della nostra epoca sul tema della creatività. Perché siamo creativi? È la domanda che il regista Herman Vaske, nel corso di oltre 30 anni di interviste e ricerca, ha posto agli artisti e ai pensatori più acuti del mondo, tra luminari, vincitori di premi Oscar e premi Nobel, specialisti nel campo dell’arte visiva, della musica, della recitazione, della filosofia, della politica, dell’economia e della scienza.
Da David Bowie a Wim Wenders, da Ai Weiwei a David Lynch, da Marina Abramović alle Pussy Riot, da Yoko Ono a Quentin Tarantino, da Stephen Hawking al Dalai Lama, da Peter Ustinov a Vivienne Westwood, le menti più brillanti della nostra epoca si interrogano su ciò che ci rende unici, su quella scintilla preziosissima e inestinguibile che è alla radice del concetto stesso di umanità.