Il prossimo 15 marzo arriva al cinema Metti la Nonna in Freezer, la commedia diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi con Fabio De Luigi e Miriam Leone. Travestimenti, equivoci ed ingegnose bugie sono gli ingredienti per questa nuova ed irriverente commedia sulla difficoltà di sbarcare il lunario ai tempi della crisi.
Il più incorruttibile e maldestro dei finanzieri, Simone Recchia (Fabio De Luigi), si innamora perdutamente di Claudia (Miriam Leone), una giovane restauratrice che vive grazie alla pensione della nonna (Barbara Bouchet). Quando la nonna improvvisamente muore, per evitare la bancarotta, Claudia, con la complicità delle sue amiche (Lucia Ocone e Marina Rocco), pianifica una truffa per continuare ad incassare la pensione.
I registi spiegano così la scelta dei due protagonisti.
Simone Recchia
“Fin dalle prime stesure, il personaggio di Simone era stato concepito come un vestito su misura per Fabio De Luigi. Anche noi, a forza di studiare la sceneggiatura, non riuscivamo a toglierci dalla testa il suo volto. Quando Fabio finalmente ha accettato il ruolo, ci siamo gettati a capofitto nelle prove, cercando di esplorare tutto quello che di inedito si poteva nascondere dietro la sua maschera comica. Alla fine quell’inedito è venuto fuori: fragilità, candore, persino durezza. C’è il Simone innamorato, timido e imbranato; e c’è il Simone finanziere, uomo d’azione, severo e scrupoloso. Tutte caratteristiche che il personaggio doveva incarnare, a fasi alterne, durante l’arco del film, e che Fabio è riuscito a dosare, con grande abilità”.
Claudia
“Miriam Leone è stata una sfida. Una sfida doppia: da un lato c’era lei, che non aveva mai affrontato un ruolo comico da protagonista; e dall’altro noi, due registi esordienti, che avevano la responsabilità di guidarla nel suo debutto da protagonista in una commedia. Già dal suo primo provino, ci siamo resi conto che la sfida poteva essere vinta: Miriam è arrivata priva di sovrastrutture, desiderosa di costruire il personaggio fin nei minimi dettagli, dagli sguardi, al modo di tenere in mano una tazzina di caffè. Questa precisione le ha – e ci ha – permesso di arrivare al cuore del personaggio, mettendone a nudo le insicurezze, la sottile perfidia e quella vocazione all’inganno, che per Claudia rappresenta l’unico modo per stare, e difendersi, dal mondo”.