Presentato in anteprima alla 13. Festa del Cinema di Roma, giovedì 17 gennaio arriva nei nostri cinema Mia e il Leone Bianco, una straordinaria storia vera di amicizia e di crescita diretta da Gilles De Maistre.
Il film
Mia è solo una bambina quando stringe una straordinaria amicizia con Charlie, un leoncino bianco nato nell’allevamento di felini dei genitori in Sudafrica. Per anni i due crescono insieme e condividono ogni cosa. Ormai quattordicenne, Mia scopre che il suo incredibile legame con Charlie, divenuto uno splendido esemplare adulto, potrebbe finire da un momento all’altro. Mia e il Leone Bianco è una produzione ambiziosa durata tre anni, in cui la giovane Mia e il cucciolo di leone crescono insieme di fronte alla macchina da presa. Una storia potente, coinvolgente, emozionante che vi toccherà il cuore.
Gilles De Maistre racconta…
“Mia e il Leone Bianco è un film per famiglie più che un documentario, anche se alla base del racconto c’è un’amicizia reale che ha ispirato il rapporto tra la ragazza e il leone che vediamo nel film. E per descrivere questo rapporto è stato svolto un lavoro completamente nuovo e insolito. Abbiamo incontrato oltre 300 bambini in Sud Africa per trovare il giusto interprete. Ci siamo imbattuti in questa bambina, Daniah. La prima volta che si è trovata davanti un leoncino non ha usato le sue mani come abbiamo visto fare dalla maggior parte dei bambini, ma la sua testa. Il nostro zoologo esperto di leoni, Kevin Richardson, era convinto che doveva essere lei. Oggi Daniah è cresciuta e ha 14 anni. Il leone non è più un cucciolo, ma un gigante di 250 chili, eppure i due sono ancora amici”.
“Penso che sia la prima volta che accada qualcosa di simile: raccontare la favola di una storia d’amore tra un predatore selvatico e una bambina, senza nessun effetto speciale. La relazione tra Daniah e il leone è reale, ed è su questa relazione che abbiamo costruito le emozioni presenti nel film, come la suspense, che non potrebbe mai essere raggiunta con effetti speciali. Le persone hanno fame di questa autenticità”.