Venerdì 25 giugno alle 21.15 su Sky Arte (e in streaming su Now) andrà in onda in prima visione Michelangelo Pistoletto – Artista a Responsabilità Illimitata, un documentario che – attraverso immagini di repertorio, riprese suggestive della CittadellArte e interviste approfondite – offre una panoramica del lavoro e della carriera di Pistoletto come artista ma anche come attivista e pensatore, da sempre attento a tematiche sociali e ambientali che lo hanno fatto allontanare dalle correnti artistiche esistenti e l’hanno reso precursore di altre.
Colonna portante del documentario è l’intima e approfondita intervista in cui è lo stesso Pistoletto, oggi ottantottenne, a raccontarsi, partendo dall’infanzia come figlio d’arte a come si è arrivati, ai giorni nostri, alla costruzione del suo progetto Biellese. Dalle immagini specchianti, progetto con il quale era partito con il padre, artista a sua volta, che gli ha insegnato le basi dell’arte, sino allo sviluppo della ricerca sull’autoritratto con i Quadri Specchianti, che lo accomunò alla pop art che in quel momento storico era la corrente più ricercata. L’artista stesso ci racconta di come, venuto a contatto con i più grandi galleristi della sua epoca, si rifiutò di andare negli Stati Uniti per paura che il suo pensiero venisse commercializzato e perdesse la sua natura. Nasce così come contrappasso quella che poi venne definita L’Arte Povera con il progetto di Pistoletto gli Oggetti In Meno una rappresentazione degli oggetti nella loro essenza più radicale. È da qui che iniziò per Pistoletto il percorso con l’arte responsabile, l’arte come politica, che ha come obiettivo quello di far parte del cambiamento come artista e attivista. Curatori d’arte, direttori museali e critici illustri raccontano la figura intellettuale di Pistoletto, per spiegare come si è giunti al progetto di “Città Dell’arte” coinciso con un ritorno alle sue origini Biellesi.
È proprio lì che Michelangelo Pistoletto ha dato vita a una delle sue creazioni più importanti, nel 2003: il Terzo Paradiso, un simbolo di rinascita che rivisita il concetto matematico dell’infinito, ma soprattutto è l’espressione ultima della sua filosofia di cambiamento attraverso l’arte e l’impegno sociale. A raccontare questo progetto accompagnano Michelangelo Pistoletto, gli ambasciatori del Terzo Paradiso, ereditieri del pensiero dell’artista.