Scritta da Claudio Corbucci e diretta da Giuseppe Gagliardi, torna domani in tv su Rai Tre, la seconda stagione della serie crime Non Uccidere. I sei nuovi episodi andranno in onda il sabato alle 21.45.
Protagonista del racconto, Valeria Ferro (Miriam Leone), Ispettore in forze alla Squadra Omicidi della Mobile di Torino – una poliziotta anagraficamente giovane ma estremamente abile, forte di un intuito fuori dal comune e soprattutto di un’ossessione che muove tutto il suo agire: l’ossessione per la verità. Valeria è testarda, iper razionale, ma allo stesso tempo riesce a leggere i non detti dei sentimenti con una chiarezza disarmante. Il suo compagno, Giorgio Lombardi (Thomas Trabacchi), è anche il suo diretto superiore nonché l’uomo che, quindici anni prima, ha arrestato sua madre. Ed è proprio questo il motivo che spinge Valeria a vivere per lavorare senza tregua: da ragazzina, è stata protagonista di un trauma familiare che ha segnato indelebilmente il suo carattere e le sue scelte di vita: sua madre, Lucia (Monica Guerritore) è stata condannata per l’omicidio del marito. Un omicidio avvenuto quasi sotto gli occhi di Valeria ancora bambina. La nostra protagonista, dunque è cresciuta da sola con il fratello, Giacomo (Davide Iacopini) e e con lo zio Giulio (Gigio Alberti), costruendo con loro un rapporto caldo e empatico.
La linea orizzontale di Non Uccidere racconta la complessa evoluzione del rapporto tra Valeria e Lucia appena uscita dal carcere – che riverbera sulla protagonista, in una chiave più intima e personale, il tema centrale della storia. E’ un rapporto estremamente conflittuale, e inizialmente a senso unico: Lucia vorrebbe ricostruire un qualche tipo di familiarità con la figlia, mentre Valeria rifiuta in toto la presenza della madre, non perdonandole l’assassinio del padre e rinfacciandole di essere stata assente nei momenti più importanti della sua vita. Nel corso della storia, le due donne inizialmente estranee impareranno a conoscersi, a costruire un territorio di comunicazione condiviso, e una forma accettabile di vita quotidiana. Ma Lucia è una donna misteriosa che – anche lei, come i sospettati di Valeria – protegge le sue verità nascoste. Verità che, sotto lo sguardo analitico della nostra protagonista, non tarderanno a riaffiorare.
Non Uccidere è una serie crime-procedural che racconta con un linguaggio verosimile e moderno il nostro Paese attraverso il punto di vista privilegiato delle sue comunità fondative: prima fra tutte, la famiglia. Casi ispirati alla cronaca nera più o meno recente, per esplorare gli ecosistemi sentimentali che hanno attraversato – o stanno attraversando – il trauma di un delitto. Delitti tra persone che spesso si sono amate al punto da arrivare a odiarsi. Gelosie, vendette, rabbie represse o semplicemente raptus momentanei, in cui la verità insiste sempre a nascondersi.
“Penso a questa serie come a un esperimento che cerca di coniugare il visual della serialità contemporanea con il classico del racconto televisivo nostrano. Una sfida molto entusiasmante”.
Giuseppe Gagliardi