A partire dal 20 maggio arriva nelle sale Morrison, opera diretta da Federico Zampaglione e liberamente tratta dal suo romanzo Dove Tutto è a Metà, scritto insieme a Giacomo Gensini e pubblicato da Mondadori. Una storia di vita, amicizia e speranza, che mette a confronto due vite diverse ma legate dalla grande passione per la musica. Il cast è composto da Lorenzo Zurzolo, Giovanni Calcagno, Carlotta Antonelli, Giglia Marra, Riccardo De Filippis e Adamo Dionisi. Tra le guest star musicali del film anche Ermal Meta e Alessandra Amoroso.
Il film
Lodo (Lorenzo Zurzolo) ha vent’anni e vive le difficoltà della sua età, tra un difficile rapporto con il padre e il tentativo di conquistare Giulia (Carlotta Antonelli), la sua coinquilina di cui è follemente innamorato. Si esibisce con i MOB, una band indie, in un leggendario locale romano: il Morrison. Un giorno, casualmente, la strada di Lodo incrocia quella di Libero Ferri (Giovanni Calacagno), ex rockstar dalla carriera in stallo, che cerca di ritrovare il successo ma finisce per chiudersi sempre di più in se stesso, trascurando la bella moglie Luna (Giglia Marra) e vivendo isolato nella sua lussuosa villa piena di ricordi. Tra sogni, fallimenti, amicizia, amori tormentati e curiosi personaggi, il loro incontro diventerà uno stimolo reciproco ad andare avanti, ma a tratti anche un difficile confronto tra generazioni e modi di essere molto diversi.
Federico Zampaglione racconta…
“Ogni giorno arrivavo sul set conscio che poteva essere il giorno in cui si sarebbero potute fermare le riprese. Mi motivavo pensando che il film era stato fatto per impegnare le persone, le maestranze, in un modo costruttivo, in un momento in cui l’arte sta soffrendo tantissimo. Me lo ricorderò questo film, c’è voluto tanto coraggio e tanto amore per portarlo a termine, è stato un grido contro il buio. Il film descrive un confronto generazionale in cui il mondo dei giovani va a fare i conti con il mondo degli adulti; da questo incontro nascono diversi imprevisti, nel bene e nel male. In Morrison è stato fondamentale approfondire le relazioni tra i personaggi, le amicizie e gli amori, le vittorie e i fallimenti. In questo senso, mi sono rifatto molto alla mia musica. Ho trasposto in questo film un immaginario emotivo e umano che in passato avevo sempre evocato solo nei miei dischi”.