Arriva il brivido a Venezia: oggi verrà presentato in Concorso l’attesissimo Mother! il nuovo film di Darren Aronofsky – dal 28 settembre al cinema con il titolo tradotto Madre! – interpretato da un cast (altrettanto) da urlo: Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Domhnall Gleeson, Ed Harris. Si tratta di un avvincente thriller-horror psicologico sull’amore, sulla devozione e sul sacrificio.
In Mother! la tranquilla relazione di una coppia (Jennifer Lawrance e Javier Bardem) è messa a dura prova quando alcuni ospiti inattesi (Ed Harris, Michelle Pfeiffer) vanno a far loro visita, sconvolgendone e distruggendone gli equilibri.
Per addentrarci nella genesi del film, riportiamo le note di regia di Darren Aronofksy: “sono tempi folli in cui vivere, mentre la popolazione mondiale sta per sfiorare quota 8 miliardi, ci troviamo di fronte a questioni così serie da sfuggire alla nostra comprensione: gli ecosistemi collassano mentre il fenomeno dell’estinzione ha assunto proporzioni senza precedenti; le crisi migratorie fanno traballare i governi; palesemente schizofrenici, gli Stati Uniti aiutano a negoziare un trattato epocale sulla questione climatica per poi chiamarsi fuori solo alcuni mesi più tardi; annose controversie e credenze tribali continuano a provocare guerre e divisioni; il più grande iceberg mai documentato si stacca dalla calotta dell’Antartico e finisce in mare alla deriva”.
“Allo stesso tempo, ci troviamo di fronte a questioni troppo stupide perché si possano comprendere: in Sudamerica per ben due volte alcuni turisti uccidono i cuccioli spiaggiati di una rara specie di delfino, soffocandoli nella frenesia da selfie; la politica assomiglia sempre più a un evento sportivo; alcuni muoiono ancora di fame, mentre altri possono permettersi di scegliere a un buffet. Come specie il nostro impatto è diventato pericolosamente insostenibile ma continuiamo a vivere in uno stato di negazione delle prospettive che gravano sul pianeta e del posto che occupiamo al suo interno. Una mattina mi sono svegliato da questo brodo primordiale di angoscia e impotenza e ho visto questo film sgorgare come da un sogno delirante. Mentre tutti i miei precedenti film hanno avuto una gestazione di diversi anni, ho scritto la prima bozza di mother! in soli cinque giorni”.
“Nel giro di un anno stavamo già girando le riprese. Oggi, a distanza di due anni, è per me un onore ritornare al Lido di Venezia per l’anteprima mondiale. Immagino che la gente si chiederà perché questo film sia caratterizzato da una visione così pessimistica. Hubert Selby Jr., autore di Requiem for a Dream mi ha insegnato che è possibile vedere la luce solo guardando negli angoli più oscuri di noi stessi. Mother! ha inizio come la storia di un matrimonio. Al centro della trama una donna alla quale viene chiesto di dare, dare e ancora dare fino a quando non le resta più nulla. Alla fine la storia non è più in grado di contenere la pressione che sta ribollendo al suo interno. Diventa qualcos’altro che è difficile spiegare e descrivere. Non sono in grado di dire con esattezza dove affondino le radici di questo film”.
“Alcune cose sono state ispirate dai titoli che leggiamo in prima pagina ogni giorno della nostra vita, altre dalle continue, interminabili notifiche che ci arrivano sul cellulare, altre ancora dall’avere vissuto in prima persona l’uragano Sandy abbattutosi su Manhattan, mentre altre sono sgorgate direttamente dal mio cuore e dalle mie emozioni più profonde. Nel complesso, si tratta di una ricetta che non sarò mai in grado di replicare”.
“So che questo è un drink che va servito e gustato tutto d’un fiato nel bicchiere giusto. Buttatelo giù! Salute!”
Darren Aronosfky