Ispirato alla serie di romanzi fantasy Gli Esclusi di Jerry B. Jenkins e Tim LaHaye, fenomeno editoriale da oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, arriva domani al cinema Left Behind – La Profezia, il film diretto da Vic Armstrong con protagonista Nicolas Cage.
L’evento più importante nella storia dell’umanità si sta verificando. Improvvisamente, l’episodio biblico del Rapimento della Chiesa colpisce la Terra. Milioni di persone scompaiono senza lasciar traccia. Tutto ciò che resta sono i loro indumenti e i loro averi; in un istante il terrore e il caos generale si diffondono in tutto il mondo: le sparizioni sono la causa di autoveicoli senza equipaggio che si schiantano e bruciano, gli aerei precipitano, mentre ingorghi, tumulti e saccheggi invadono le città. In un attimo l’intero pianeta precipita nelle tenebre, senza che nessuno possa offrire il proprio aiuto o trovare delle soluzioni.
La famiglia Steele è intrappolata nel filo tagliente del male. Ray Steele (Nicolas Cage), un pilota di aerei, si sforza di mantenere la calma per poter salvare la vita ai passeggeri rimasti a bordo del suo aereo. Dopo aver esaurito tutte le risorse, il personale di volo scarseggia, il panico aumenta a bordo, e Ray deve pilotare il mezzo con l’aiuto di un reporter della GWN, Cameron “Buck” Williams (Chad Michael Murray), il quale prende il posto del copilota in vista della crisi. Williams, rimasto intrappolato a circa 30.000 metri di altezza su un aereo colmo di passeggeri terrorizzati, non riesce a trovare nessuna spiegazione all’incomprensibile vicenda. Sulla Terra, la figlia di Ray, Chloe Steele (Cassi Thomson), ha difficoltà nel cercare suo fratello e sua madre, entrambi dispersi durante l’evento. Dimenandosi nel caos, Chloe si fa strada in un mondo in cui regnano terrore e disperazione.
“Voglio dire, è Dio il responsabile, vero? Non potrebbe fermare il Diluvio Universale se volesse?” La domanda, sollevata all’inizio del film da Chloe, personaggio centrale, rappresenta il nucleo di questo remake cinematografico dell’omonimo film del 2000. Non si tratta solo di una vicenda sulla crisi universale, bensì la storia di personaggi; si riflette su Dio, sulla Sua esistenza, e sulla natura del mondo che ci circonda. È un approccio alla narrativa sul Rapimento della Chiesa e del Post-Rapimento, delineata nei romanzi della serie Left Behind e nei precedenti film che hanno ereditato il successo del passato. Allo stesso tempo, si è reso il mondo un fattore rilevante al pubblico presente e futuro.
Sebbene l’attuale ondata di proiezioni basate sui fumetti abbia portato il pubblico a farsi domande sul bene, sul male e sull’importanza dell’eroismo, sembra che la corrente di pellicole incentrate sul tema biblico affronti l’argomento della natura del mondo, la nostra possibile relazione con il Creatore, e il significato cosmico delle nostre vite. Gli spettatori desiderano la sostanza, e la storia basata sulla Bibbia offre quell’essenza, attraverso l’interpretazione immaginaria di eventi religiosi.
Tuttavia, Left Behind – La Profezia differisce dalle altre opere su questo tema poiché non rappresenta una ripetizione cinematografica di eventi Biblici passati. Si tratta, piuttosto, di un’interpretazione inverosimile di una profezia apocalittica. Il film, piuttosto che ricorrere al passato, ci fa riflettere su un eventuale futuro più oscuro. È la cronaca dei primi eventi del Rapimento della Chiesa, il momento in cui i veri credenti nel Cristianesimo saranno riportati all’improvviso in Paradiso, mentre nel resto del mondo ha inizio uno Scontro Catastrofico: gli ultimi anni dell’esistenza sono presieduti dall’Anticristo.
Quello di Armstrong è il primo film melodrammatico che si focalizza chiaramente sul Rapimento quale stimolo per il film drammatico, un adattamento della serie editoriale, in cui viene romanzata la storia di portata epica dell’Armagheddon, con intrecci politici, conflitti mondiali e una vasta gamma di personaggi che si evolvono all’interno del racconto.
Il regista Vic Armstrong bilancia azione e dramma: “la storia non si basa interamente sul tema del Rapimento, bensì narra la storia di personalità, personaggi e le vite che questi conducono, come si ritrovano insieme, fin quando il Fenomeno devasta il mondo intero”. Il suo intento era quello di restare fedele alla Bibbia cercando di raggiungere un pubblico di Cristiani e non, per far riflettere oltre alla fede.