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Non Essere Cattivo, il film d’addio di Claudio Caligari

Grande emozione oggi alla Mostra del Cinema di Venezia. Come Fuori Concorso, verrà infatti proiettato Non Essere Cattivo, l’ultimo film del compianto Claudio Caligari, scomparso lo scorso maggio. Tra i produttori del film, da domani anche al cinema, il suo caro amico Valerio Mastandrea.

1995, Ostia. Vittorio (Alessandro Borghi) e Cesare (Luca Marinelli) hanno poco più di vent’anni e non sono solo amici da sempre: sono “fratelli di vita”. Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro affermazione.

L’iniziazione all’esistenza per loro ha un costo altissimo e Vittorio col tempo inizia a desiderare una vita diversa: incontra Linda (Roberta Mattei) e per salvarsi prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda inesorabilmente. Si ritrovano qualche tempo dopo e Vittorio cerca di coinvolgere l’amico nel lavoro.

(Foto A. Turetta)

(Foto A. Turetta)

Cesare, dopo qualche resistenza, accetta: sembra finalmente intenzionato a cambiare vita, frequenta Viviana (ex di Vittorio, interpretata da Silvia D’Amico) e sogna di costruire una famiglia insieme a lei. Ancora una volta però il richiamo della strada avrà la meglio sui suoi propositi.

Nonostante le continue cadute dell’amico – e anche a dispetto delle discussioni che deve affrontare con Linda su questo punto – Vittorio non abbandonerà mai veramente Cesare, in virtù del legame fortissimo che li unisce e nella speranza di poter guardare al futuro con occhi nuovi. Insieme.

Luca Marinelli (foto Graia)

Luca Marinelli (foto Graia)

Dopo Amore Tossico,  sulla colonizzazione delle borgate pasoliniane a opera dell’eroina, Non Essere Cattivo racconta il mutato consumo e commercio di stupefacent: “non è un semplice spaccato fenomenologico del nuovo mondo tossico – spiegò Claudio Caligarima, più ambiziosamente, la fotografia dell’esito finale del mondo pasoliniano: oggi Accattone va in discoteca, consuma e spaccia cocaina e pastiglie”.

La ricerca sul campo è stata fondamentale e ha portato alla luce una miniera di fatti e racconti di vita: “un quadro antropologico impressionante per quantità e verità, da cui, più che un nuovo Accattone o un nuovo Amore Tossico, potrebbe forse uscirne un nuovo Mean Streets” aggiunse il regista.

Marinelli e Silvia D'Amico (foto Graia)

Marinelli e Silvia D’Amico (foto Graia)

La proiezione di Non Essere Cattivo è un omaggio e un riconoscimento che il cinema italiano consegna alla memoria di Claudio Caligari, l’outsider del cinema. Nato ad Arona nel 1948, dopo alcuni documentari sul mondo della droga e sui collettivi militanti degli anni ’70, nel 1983 realizzò Amore Tossico, film che diventerà un cult per più generazioni, una cruda storia di dipendenza da eroina interpretata da attori non professionisti. Il film venne presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e vinse il Premio speciale nella Sezione De Sica.

Ottenne inoltre anche il Premio Selezione Speciale al Festival di Valencia e Michela Mioni fu proclamata Miglior Interprete Femminile al Festival di San Sebastian. Dopo questo grande successo, Caligari ritornò alla regia quindici anni dopo nel 1998 con L’Odore della Notte, tratto da un romanzo di Dido Sacchettoni, costruito su una storia estrema di malavita romana con protagonisti Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Giorgio Tirabassi. Anche questo film venne presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella sezione Fuori Concorso.

Claudio Caligari sul set del film (foto A. Turetta)

Claudio Caligari sul set del film (foto A. Turetta)

Ed eccoci a oggi, diciassette anni dopo L’Odore della Notte. Lo scorso maggio, Caligari, malato da tempo, prima di morire riesce a portare a termine il montaggio di Non Essere Cattivo. Quel suo film d’addio che tutti vogliamo vedere, ricordando l’indiscusso talento del suo autore.

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