Mercoledì 8 dicembre arriva finalmente nelle sale Nowhere Special – Una Storia d’Amore, l’ultimo film scritto, prodotto e diretto da Uberto Pasolini, accolto con grande favore di critica e pubblico a Venezia, dove è stato presentato in concorso nella sezione Orizzonti della 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e poi a Roma, nella selezione Sintonie di Alice nella città. Ispirato a una storia vera, il film ha come protagonista James Norton che interpreta un padre alla ricerca di una famiglia perfetta per il figlio di quattro anni.
Il film
John (James Norton), un giovane lavavetri, dedica la vita a crescere il figlio di quattro anni, Micheal (Daniel Lamont), poiché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita. La loro è una vita semplice, fatta di piccole cose e di completa dedizione e amore innocente. John ha però davanti a sé pochi mesi di vita. Nell’assenza di una famiglia propria a cui rivolgersi, John trascorrerà i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, a cui dare in adozione Michael e così proteggere il futuro del suo bambino. Se in un primo momento sembra sicuro delle caratteristiche che deve avere una famiglia perfetta, con il passare dei giorni abbandona le sue convinzioni iniziali, sopraffatto dai dubbi sulla sua decisione. Come può giudicare una famiglia sulla base di un breve incontro? Conosce suo figlio abbastanza bene per compiere questa scelta al suo posto? Mentre lotta per trovare la giusta soluzione alla sua impresa impossibile, John decide di accettare l’aiuto di una giovane assistente sociale e di valutare una serie di alternative che non avrebbe mai preso in considerazione. Finirà con l’accettare il suo destino e il bisogno di rendere suo figlio partecipe della verità, seguendo l’istinto del piccolo nel prendere la decisione più importante delle loro vite.
Uberto Pasolini racconta…
“Ho voluto girare questo film non appena ho letto del caso di un padre single che aveva passato gli ultimi mesi della sua vita alla ricerca di una nuova famiglia per suo figlio. Sebbene la situazione in cui si trovano i personaggi principali sia molto drammatica, la decisione è stata quella di avvicinarsi alla storia in un modo molto sottile, discreto, il più lontano possibile dal melodramma e dal sentimentalismo. La principale sfida è stata quella di lavorare con un bambino molto piccolo e di creare una relazione padre-figlio credibile e onesta. A soli quattro anni il piccolo Daniel Lamont è un attore naturale, straordinariamente consapevole e sensibile, e ha avuto la fortuna di lavorare al fianco di un attore di grande talento e generosità come James Norton“.