Solo dal 27 al 29 settembre arriverà nelle nostre sale Oasis Knebworth 1996, l’attesissimo documentario cinematografico sullo storico concerto della band inglese degli Oasis, raccontato accontato attraverso gli occhi degli spettatori che vi hanno preso parte e che è ricostruito grazie a materiali d’archivio e filmati di backstage, interviste aggiuntive alla band e agli organizzatori del concerto. Diretto da Jake Scott, questo film-evento è una gioiosa e toccante celebrazione cinematografica di uno dei concerti dal vivo più iconici degli ultimi 25 anni, un documentario impregnato di musica e delle esperienze dei fan durante quel monumentale fine settimana.
Il film
Oasis Knebworth 1996 è la storia del rapporto speciale tra gli Oasis e i loro fan, un rapporto che ha reso possibile il più grande concerto degli anni ’90. Le due serate da record degli Oasis a Knebworth si sono svolte infatti il 10 e 11 agosto 1996, con oltre 250.000 giovani appassionati provenienti da tutto il mondo che si sono riuniti a Knebworth Park, nell’Hertfordshire. I biglietti sono stati messi in vendita l’11 maggio 1996. Durante la notte, lunghe code si sono formate fuori dai negozi di dischi e fuori dalle biglietterie locali, mentre i fan di tutto il mondo hanno trascorso la loro giornata attaccati ai telefoni fissi cercando di mettersi in contatto con i numeri per la prenotazione che risultavano costantemente occupati. Tutti i biglietti sono andati esauriti in meno di 24 ore, battendo ogni record al botteghino del Regno Unito. Gli organizzatori hanno stimato che potenzialmente la band avrebbe potuto vendere il doppio o il triplo dei biglietti, tale fu la richiesta del pubblico in quelle giornate. Oltre il 2% della popolazione del Regno Unito tentò in quell’occasione di acquistare i biglietti dell’evento.
Gli show prendevano il via in un Regno Unito che si stava lentamente riprendendo da un decennio di recessione. Dopo gli anni ’80, l’umore della nazione stava cambiando. La rinascita culturale stava dando origine a Cool Britannia e, nella loro ascesa fulminea, gli Oasis incarnarono quel ritrovato ottimismo e quella rinnovata, energetica spavalderia. In due anni, a partire dalla loro Manchester, gli Oasis erano diventati una delle più grandi band del mondo e, al pubblico accorso a vederli che si rispecchiava nei cinque uomini sul palco, tutto sembrava possibile. Con una scaletta fittissima dall’inizio alla fine, con Columbia e Acquiesce fino a Champagne Supernova, Don’t Look Back In Anger, Live Forever, con un’orchestra trionfante supportata da I Am The Walrus, e la prima canzone degli anni ’90 a superare un miliardo di stream su Spotify, Wonderwall, i concerti di Knebworth sono stati l’apice del successo della band ma anche il raduno di riferimento per un’intera generazione.
“Knebworth per me è stata la Woodstock degli anni ’90. Riguardava la musica e le persone. Non ricordo molto, ma non lo dimenticherò mai. Si trattò di un momento biblico”.
Liam Gallagher