Presentato all’ultimo IsReal – Festival del Cinema del Reale dove ha vinto il secondo premio e vincitore del World Cinema Documentary Competition al Sundance, Zenit Distribution solo il 24 e 25 settembre porterà nelle sale cinematografiche italiane Of Fathers And Sons – I Bambini Del Califfato, il documentario girato dal siriano Talal Derki.
Il documentario
Osama (13 anni) e suo fratello Ayman (12 anni) sono il centro della storia. Entrambi amano ed ammirano il proprio padre, obbedendo ciecamente alle sue parole, solo che mentre Osama sembra voglia seguire la strada del Jihad, Ayman vorrebbe tornare a scuola. Il film ci racconta il momento in cui i ragazzi devono abbandonare la loro gioventù per poter diventare dei combattenti jihadi. Non importa quanto la guerra sia vicina, hanno già imparato la prima lezione: non piangere mai.
Due anni di riprese
Dopo il documentario premiato al Sundance Return to Homs, Talal Derki torna nel suo paese natio dove riesce ad ottenere la fiducia di una famiglia islamica radicale, condividendo la loro quotidianità per oltre due anni. La sua telecamera si focalizza principalmente sui bambini,
donandoci un’idea di cosa vuol dire crescere con un padre il cui unico sogno è stabilire un califfato islamico. Durante la visione, si alternano momenti di grande tenerezza tra il padre e i suoi figli, attimi di disperazione, dolore, gioia e gioco.
La guerra come unico scopo
Ed è difficile non porsi questioni etiche di fronte ai bambini che giocano con una bomba fatta in casa come fosse un pallone da calcio: la loro esistenza è mossa dal solo ed unico scopo della guerra santa. Il documentario non si spinge verso una forzata umanizzazione di azioni mostruose, come l’addestramento dei bambini alla guerra, la cattura dei prigionieri, la mancanza di qualsiasi dubbio o tentennamento. È una guerra fondata sulla devozione estrema e sull’attaccamento cieco ad un credo, lo scopo finale è il movente. Tra luoghi fantasma, nella miseria, vediamo loro, i bambini del califfato.
“Al-Nusra non lo manderà a combattere fino a che non sarà adulto, il volere di Dio. Ma appena è abbastanza grande, ce lo manderò”.
Abu Osama