Oscar Isaac e Olivia Wilde sono i principali protagonisti di La Vita In Un Attimo, la pellicola – dal 14 febbraio nelle sale – diretta da Dan Fogelman, un film commovente e profondamente umano che guarda alla famiglia, all’amore e al ruolo del destino. Nel cast ci sono anche: Mandy Patinkin, Olivia Cooke, Laia Costa, Annette Bening e Antonio Banderas.
Il film
Il film segue le vicende di Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde), dal loro primo incontro al college al primo appuntamento, dal matrimonio al concepimento di un figlio, fino all’inaspettata e traumatica separazione. Man mano che la storia si dipana, si riveleranno i legami che li legano a Dylan (Olivia Cooke), una giovane ribelle che cerca di sfuggire alla propria sofferenza; a Irwin (Mandy Patinkin), che cresce la figlia di suo figlio cercando di tenerla al riparo dal dolore; al signor Saccione (Antonio Banderas), ricco proprietario terriero spagnolo, e alla famiglia del suo braccio destro Javier (Sergio Peris-Mencheta), che gestisce la piantagione dove vive con la moglie Isabel (Laia Costa) e il figlio Rodrigo (Àlex Monner).
Gioie e dolori: la vita
Con un cast di prestigio e un’ambientazione che passa dalle affollate strade di Manhattan agli uliveti della campagna spagnola, La Vita In Un Attimo ci chiede di mettere in discussione i preconcetti in materia di fortuna e sfortuna, trionfo e tragedia e sulla vita in sé. “Questo film – afferma Dan Fogelman – parla della vita e di quanto sia enorme, confusa, piena d’amore e anche di tragedie. Questo film parla delle persone. Ne esplora i trionfi e i fallimenti, la tristezza e la felicità, racconta di questa cosa strana ma bellissima che ci accomuna tutti: la vita“.
Tante storie, un solo racconto
Il regista aggiunge: “c’era qualcosa di questo film che mi è entrato dentro. La trama è impossibile da descrivere, che poi è l’aspetto che mi provoca grandi emozioni. Racconta di grandi perdite, grandi tragedie, grande amore, grandi momenti. Si tratta di un romanzo straordinario nel quale seguiamo i protagonisti generazione dopo generazione“. Per Fogelman il pubblico rimarrà sorpreso nel rendersi conto del fatto che si stia raccontando una storia piuttosto che un’altra, e questo è del tutto intenzionale: “voglio che le persone debbano prestare attenzione alle cose in modo diverso. La speranza è quella di tenere il pubblico sulle spine con la storia che raccontiamo“.