Al prossimo Giffoni Film Festival (dal 20 al 28 luglio), verrà presentato Ötzi e il Mistero del Tempo il film diretto da Gabriele Pignotta che racconta la storia di amicizia dell’undicenne Kip e i suoi due inseparabili amici con Ötzi, la mummia che torna magicamente in vita dopo cinquemila anni e con cui i ragazzi vivono una meravigliosa avventura. Nel cast, oltre ai giovanissimi protagonisti Diego Delpiano, Amelia Bradley, Judah Cousin, troviamo anche Michael Smiley, che intepreta Ötzi, Alessandra Mastronardi e Vinicio Marchioni.
L’undicenne Kip (Diego Delpiano) è un ragazzo come tanti, intelligente e sensibile, per cui il tempo dell’infanzia sta finendo. Negli ultimi giorni prima di lasciare per sempre Bolzano e gli amici del cuore, Kip vive con loro un’esperienza straordinaria. Quando si reca al museo a salutare la mummia Ötzi (Michael Smiley) per l’ultima volta, accade qualcosa di magico: Ötzi si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Mentre Ötzi, in incognito, incontrerà il ventunesimo secolo, Kip apprenderà da lui i segreti dell’età del rame: scoprirà così che il tempo che credeva tiranno può essere un magico e sconvolgente alleato. Inseguiti per i boschi e le montagne dell’Alto Adige, Ötzi e gli amici vivranno un’avventura giocosa e spericolata, arrivando a confrontarsi coraggiosamente con le proprie paure e fragilità.
Scoperta nel 1991, Ötzi, conosciuto anche come Uomo venuto dal ghiaccio o Uomo del Similaun, è una delle mummie più famose e importanti al mondo, risale a un’epoca compresa tra 3300 e il 3100 a.C. (età del rame) e si trova in Italia, a Bolzano presso il museo archeologico dell’Alto Adige. “Abbiamo amato l’idea di riportare in vita dopo 5000 anni questo homo sapiens dell’età del rame – ha affermato Gabriele Pignotta – e di farlo interagire con il mondo di oggi, soprattutto con i tre bambini protagonisti con cui Ötzi instaura una profonda amicizia. Il nostro desiderio era dar vita a una grande avventura, e a una storia di amicizia e di valori, come il coraggio, che si trasmettono di generazione in generazione rimanendo i pilastri della nostra esistenza”.