Potete chiamarli eterni Peter Pan. O finti giovani. Di sicuro avrete già capito il tema di Forever Young, la nuova commedia diretta da Fausto Brizzi che l’ha anche scritta insieme a Marco Martani e Edoardo Falcone. Protagonista, un cast di giovani ed eterni giovani: Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Stefano Fresi, Lorenza Indovina, Lillo Petrolo, Luisa Ranieri, Teo Teocoli e Claudia Zanella.
L’avvocato Franco (Teo Teocoli, foto copertina) è un adrenalinico settantenne, appassionato praticante di sport e di maratona in particolare. La sua vita cambia quando scopre che sta per diventare nonno grazie a sua figlia Marta (Claudia Zanella) e a suo genero Lorenzo (Stefano Fresi) e che il suo fisico non è poi così indistruttibile.
Angela (Sabrina Ferilli), un’estetista di 49 anni, ha una storia d’amore con Luca (Emanuel Caserio), 20 anni, osteggiata dalla madre di lui, Sonia (Luisa Ranieri), sua amica. Diego (Lillo), DJ radiofonico di mezz’età, deve fare i conti con gli anni che passano e con un nuovo, giovanissimo e agguerrito, rivale (Francesco Sole). Giorgio (Fabrizio Bentivoglio) ha 50 anni e una giovanissima compagna (Pilar Fogliati), ma la tradisce con una coetanea di 50 (Lorenza Indovina). Chi sceglierà quando si troverà messo alle strette?
“Questa volta è bastato guardarmi intorno: i Forever Young sono ovunque. Non esistono quasi più gli adulti, esistono i giovani e i “finti giovani”. Quest’epoca sarà ricordata per l’estinzione dei nonni, degli zii, delle mamme e dei papà. O perlomeno per la loro trasformazione”. Parole di Fausto Brizzi che riflette anche su se stesso: “appartenendo alla categoria dei finti giovani – l’aggravante è che in Italia resti un “giovane regista” quasi in eterno – posso permettermi di prenderla in giro, e posso anche non cercare necessariamente il lieto fine come spesso ho fatto nelle favole romantiche precedenti”.
E di fatto, Forever Young è il primo film di satira di costume di Brizzi, “quasi una commedia all’italiana se il termine non fosse abusato”. Ad ispirare il registi c’erano infatti titoli come I Mostri e Il Soprasso di Dino Risi. I sempre-giovani sono irrecuperabili, disposti a tutto, si annidano nei circoli sportivi, nelle discoteche, nei centri commerciali. Li riconosci facilmente: sono vestiti e si comportano da giovani. Ecco, i giovani. Il film, che è comunque pieno di attori giovani, è proprio pensato per loro: “il pubblico principale credo che sarà proprio quello composto dai figli di questi “Mostri” – spiega Brizzi – così che potranno finalmente ridere dei loro genitori”.
Il titolo riecheggia la famosa hit anni ’80 degli Alphaville che nel film è stata rigenerata da Nina Zilli che, secondo Brizzi, ha cantato “una versione rarefatta e, secondo me, modernissima”. In conclusione, il regista ha voluto sottolineare con orgoglio che questo Forever Young è un film che finalmente sente totalmente suo: “ho giocato con un cast nuovo per me, anche un po’ in controfase rispetto ai cast omologati ai quali ho anche contribuito in passato: in questo film mi riconosco in pieno, non il frutto di compromessi o strizzate d’occhio al mercato”.
“Ho provato a fare un film colorato, buffo, pieno di personaggi e canzoni: è quello che so fare oggi, è quello che sono oggi, come regista e come finto giovane”.
Fausto Brizzi