È da oggi al cinema I Babysitter, l’opera prima di Giovanni Bognetti che si è liberamente ispirato a Babysitting, la pellicola diretto da Philippe Lacheau e Nicolas Bernamou. Enorme il cast: Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Andrea Pisani, Francesca Cavallin, Antonio Catania e la partecipazione straordinaria di Diego Abatantuono.
Andrea (Francesco Mandelli), un trentenne introverso e insicuro, sogna di diventare un importante procuratore sportivo. Intanto lavora come impiegato di ultimo livello nello studio del celebre agente dei campioni, Gianni Porini (Diego Abatantuono). L’occasione della sua vita si presenta il giorno in cui Porini deve ricevere un prestigioso premio al Gran Galà dello Sport e con sua moglie Marta (Francesca Cavallin) si ritrova all’improvviso ad aver bisogno di una babysitter che possa badare al figlio. Porini, nella fretta, chiede ad Andrea di occuparsi del capricciosissimo Remo (Davide Pinter). Andrea accetta, pensando si tratti di un’ottima occasione per farsi benvolere e ottenere l’avanzamento di carriera tanto desiderato.
Proprio quel giorno, però, è anche il suo compleanno e da anni i suoi amici Aldo (Paolo Ruffini) e Mario (Andrea Pisani), uno più incosciente dell’altro, lo festeggiano con un party scatenato e, soprattutto, filmando con una telecamera amatoriale ogni momento della serata. Insieme a loro Sonia (Simona Tabasco), della quale Andrea è perdutamente innamorato, e Ernesto (Luca Peracino), suo cugino. La sera in cui Andrea dovrebbe badare al piccolo Remo, la villa dei Porini diventa così l’assurda location di una festa fuori controllo.
Il mattino dopo, la polizia (Antonio Catania e Francesco Facchinetti) contatta il celebre agente: la villa è devastata, e del piccolo Remo e di Andrea non c’è traccia. I coniugi Porini tornano a casa dove gli inquirenti hanno trovato, tra le macerie del party, la telecamera. Cosa vedranno in quelle immagini?
I Babysitter è una storia che racconta di quanto sia difficile essere genitori, di quanto sia importante l’amicizia e la capacità di dare affetto ai più piccoli. Vi presentiamo ora un estratto dell’intervista rilasciata da Giovanni Bognetti.
La storia è tratta da un film francese. Nella versione italiana cosa cambia?
Il nostro film potrebbe essere definito una contaminazione di genere tra alcune commedie cult: Una Notte da Leoni, Mamma ho Perso l’Aereo e un film francese intitolato Babysitting, di cui la Colorado aveva acquistato i diritti di remake. Abbiamo girato un rifacimento di quest’ultimo film. In fase di sceneggiatura sono però cambiate un po’ di cose: a differenza dell’originale dove c’era un solo babysitter, qui ne troviamo tre (Francesco Mandelli, Paolo Ruffini e Andrea Pisani). Inoltre, rispetto al prototipo francese, la novità è che Andrea, il protagonista, lavora in un’agenzia che rappresenta campioni sportivi, ma non ricopre un ruolo professionale rilevante. Nella vita è timido e goffo, non è un arrivista e fatica ad entrare nella logica di competizione sfrenata del mondo del lavoro…
Gli attori hanno dato un loro apporto creativo cambiando delle battute?
Certo, Abatantuono lo fa sempre. Inventa continuamente battute e situazioni, è anche quello il suo talento. Non è da tutti. Ma in questo caso anche altri lo hanno fatto. Ho incontrato tutti gli attori prima delle riprese per discutere la sceneggiatura e ci era sembrato che tutto funzionasse. Poi, come accade sempre in tutte le situazioni comiche, sono nate spontaneamente nuove gag sul set. Infatti una delle cose di cui sono più soddisfatto del film è il bellissimo lavoro di gruppo. Ogni interprete ha portato qualcosa di suo, uno stile comico, anche il bambino ne aveva uno, non c’era una comicità univoca, si prendeva il meglio di tutti.
Chi sono i due personaggi femminili principali e che cosa succede loro in scena?
Sonia è un’ex collega di Andrea (Francesco Mandelli). Lavorava con lui e una sera l’aveva baciato, lasciandolo folgorato per sempre. Quando la rivede Andrea è un vero disastro, colleziona figuracce. Sonia sembra non si ricordi neanche di averlo baciato. Francesca Cavallin invece è la moglie di Diego Abatantuono, Gianni, un agente molto potente e ricco. Anche lei, però, è una quarantenne autorevole, con una personalità forte che regge assolutamente il confronto, con un bel “botta e risposta” in casa”.
Quali sono i riferimenti cinematografici dai quali attinge?
Forse è meglio parlare delle mie passioni da spettatore. Amo molto i film di Woody Allen, sempre ricchi di una grande comicità sofisticata, ma anche quelli di Billy Wilder e di Blake Edwards e diverse commedie corali americane recenti.