Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez sono i grandi protagonisti di Finale a Sorpresa – Official Competition, la commedia diretta da Gastón Duprat e Mariano Cohn che, dopo essere stata presentata in Concorso alla 78. Mostra del Cinema di Venezia, arriverà nei nostri cinema da giovedì 21 aprile. Nel cast compaiono anche: José Luis Gómez, Nagore Aranburu, Irene Escolar, Manolo Solo, Pilar Castro e Koldo Olabarri.
Il film
Alla ricerca di riconoscimento e prestigio sociale, un uomo d’affari miliardario decide di fare un film che lasci il segno. Per riuscirci, assume i migliori: un cast stellare formato dalla famosa regista Lola Cuevas (Penélope Cruz) e da due rinomati attori, entrambi di enorme talento, ma con un ego ancora più grande: Félix Rivero (Antonio Banderas), attore hollywoodiano, e Iván Torres (Oscar Martinez), illustre interprete del teatro radicale. Entrambi delle leggende, ma non proprio in buoni rapporti. Due attori agli antipodi ma entrambi leggende, con un carisma e un ego ineguagliabili, sono costretti da Lola ad affrontare delle prove esilaranti e originali che li metteranno a dura prova. Attraverso una serie di sfide sempre più eccentriche lanciate da Lola, Felix e Iván devono confrontarsi non solo l’un l’altro, ma anche con il loro lascito artistico. Riusciranno a superare la loro rivalità per dare vita a un capolavoro?
Mariano Cohn racconta…
“Da un po’ di tempo volevamo fare un film con Penélope Cruz e Antonio Banderas. Alla fine, ci siamo incontrati a Londra per scambiarci delle idee e abbiamo condiviso con loro il seme di ciò che sarebbe diventato l’asse portante di Competencia Oficial. Ci serviva un terzo protagonista e abbiamo chiamato Oscar Martínez, che aveva già partecipato a un nostro film, El ciudadano ilustre, e il cui lavoro piaceva molto a Penélope e Antonio“.
Gastón Duprat racconta…
“Ci sono molti esempi cinematografici che mostrano come si fa un film, i problemi di produzione e le difficoltà che comporta la realizzazione di un progetto. Ma la cosa più unica in un film è quello che gli attori riescono a suscitare: farci piangere, farci ridere, generare emozioni. Il film indaga questa relazione complessa e straordinaria, solitamente nascosta alla vista del grande pubblico. L’opera rivela come questi tre talenti della recitazione riescano a emozionare gli spettatori, trattando allo stesso tempo temi quali il processo di creazione artistica, la competenza professionale, l’ego e il bisogno di prestigio e riconoscimento, le diverse scuole di recitazione e le tensioni tra artisti di diversa estrazione sociale e con obiettivi diversi è una delle sfide che ci appassionavano di più in questo film“.