Esce al Cinema il 30 marzo Per Un Figlio, l’opera prima di Suranga D. Katugampala, giovane autore di origine Srilankese naturalizzato italiano. Si tratta del primo lungometraggio di un cineasta figlio di immigrati srilankesi che mette insieme elementi e valori della propria cultura di origine con quelli della cultura italiana, paese nel quale l’autore è cresciuto e ha studiato. Il film è anche il primo esempio di uno sguardo cinematografico di un autore di “seconda generazione”.
Per Un Figlio è girato a Verona dove Suranga D. Katugampala è cresciuto e vive. Lì Sunita (Kaushalya Fernando), una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente (Julian Wijesekara). Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
I primi flussi migratori dallo Sri Lanka verso l’Europa sono avvenuti intorno agli anni 70, verso l’Italia all’inizio degli anni 90. Da allora sono passati molti anni. Parole come colf, badante, immigrazione, integrazione, razzismo ci hanno accompagnati in questo tempo. Chi parte dal proprio paese di origine affronta uno sradicamento socio-culturale ma si trova anche davanti alla possibilità di un altro radicamento. E intanto nascono i figli o i figli si ricongiungono alle madri, come capita a Sunita. I figli crescono in un Paese che iniziano a sentire loro mentre i genitori lo vivono come un luogo, solo e per sempre, di passaggio. Questo è ciò che ci racconta il film.
A proposito del suo film, Suranga D. Katugampala afferma: “l’unica cosa certa era l’urgenza di raccontare, di dire ‘noi ci siamo’, le nostre storie sono anche le vostre storie, le storie di un mondo comune, in un film minimalista. Il sogno di un cinema semplice si stava realizzando mentre noi cavalcavamo l’onda felice di raccontare la nostra storia. Abbiamo unito le forze, affrontato mille problemi, srilankesi ed italiani, perché era la storia di ognuno di noi”.