Parallelamente alla proiezione al Noirfest di Courmayeur, arriva oggi nelle nostre sale Storie Pazzesche, il film prodotto da Pedro Almodovar diretto da Damián Szifron.
Ricardo Darín interpreta un ingegnere specializzato in demolizioni; Julieta Zylberberg e Rita Cortese sono la cameriera e la cuoca di una tavola calda frequentata da camionisti; Darío Grandinetti è il protagonista di una storia enigmatica che si svolge a bordo di un aereo; Erica Rivas è una sposa sconvolta, in un matrimonio che sfiora il dramma; Oscar Martínez interpreta un miliardario che conduce trattative clandestine per evitare una tragedia familiare; e Leonardo Sbaraglia è un uomo che all’improvviso si ritrova intrappolato in un insolito thriller stradale.
Le ineguaglianze, l’ingiustizia e le pressioni del mondo in cui viviamo generano stress e depressione in molte persone. Alcune, però, esplodono. Questo film parla di loro. Vulnerabili di fronte a una realtà che cambia continuamente che all’improvviso può diventare imprevedibile, i protagonisti di Storie Pazzesche oltrepassano il sottile confine tra civiltà e barbarie. Il tradimento di un marito, il ritorno a un passato sepolto e la violenza che si insinua negli incontri di tutti i giorni, portano alla follia i personaggi del film, che si abbandonano all’innegabile piacere della perdita del controllo.
“Le storie di questo film sono frutto dell’immaginazione più sfrenata” spiega Szifron. Una creazione quasi rabbiosa la sua: “ho cominciato a scrivere una serie di racconti per dare libero sfogo alle mie frustrazioni. Quando li ho raccolti in un volume, mi sono reso conto che erano legati da alcuni temi comuni: parlavano tutti di catarsi, vendetta e distruzione. E dell’innegabile piacere di perdere il controllo”.
Il fatto di dover raccontare storie diverse è stata “un’esperienza liberatoria” per il regista che ha “riscoperto l’amore per la lettura”.
“Me lo ricordo come fosse ieri – continua Szifron – il giorno in cui nella biblioteca di famiglia ho scoperto una serie di antologie che hanno subito attirato la mia attenzione: I racconti dei maestri del crimine, I racconti dei maestri del mistero, I racconti dei maestri del terrore. Più tardi sarebbero venuti Storie incredibili (la serie tv prodotta da Steven Spielberg), New York Stories (il film a episodi, diretto da Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e Woody Allen) e Nove storie di J.D. Salinger. Tutte queste opere hanno lasciato un segno profondo nella mia coscienza, alimentando la mia passione per la sperimentazione e per la libertà creativa”.
“Spesso penso alla società capitalista occidentale come a una specie di gabbia trasparente che ci rende insensibili e distorce i nostri rapporti con gli altri. Questo film racconta le storie di alcuni individui che vivono dentro questa gabbia senza esserne consapevoli. E quando arrivano al punto di rottura, anziché reprimersi – o deprimersi – come facciamo quasi tutti, partono in quarta senza riuscire più a fermarsi”
Damián Szifron