(Foto di Fabio Lovino)

Pierfrancesco Favino diventa Servo Per Due al Teatro Fraschini di Pavia

(Foto di Fabio Lovino)

Un inedito Pierfrancesco Favino sarà protagonista di Servo Per Due, lo spettacolo teatrale che l’attore dirige insieme a Paolo Sassanelli e  che andrà in scena al Teatro Fraschini di Pavia dal 30 gennaio al 1° febbraio (qui tutte le info su orari e biglietti).

Servo Per Due è liberamente tratto da Il Servitore di Due Padroni di Carlo Goldoni, un testo che ha trovato nuova linfa nell’adattamento scritto nel 2011 da Richard Bean, classe 1956, per il Royal National Theatre di Londra dal titolo One Man, Two Guvnors. Favino e Sassanelli, a loro volta, lo hanno riadattato per il teatro insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder.

In questo allestimento pensato e realizzato da Pierfrancesco Favino insieme a Paolo Sassanelli, ci troviamo a Rimini negli anni ’30. Pippo è affamato e senza un quattrino. Trova finalmente la soluzione, diventando servitore di Rocco che è in città per concludere un affare con Bartolo, padre della sua promessa sposa, la svampita Clarice. Ma la fame di Pippo è tanta e quindi, quando riesce, comincia a dispensare servigi anche a Ludovico. I due padroni ignorano l’esistenza l’uno dell’altro, Pippo comincia a fare confusione e a combinare guai. La vicenda si complica quando iniziano le battaglie amorose: Clarice ama ricambiata Amerigo, Pippo si innamora della seducente Zaira.

Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino

Come nel testo originale c’è qui il doppio intrigo nuziale, il travestimento di una fanciulla, le “parti” di servitori da una parte e dei padroni dall’altra. Non c’è inganno che alla fine non venga svelato per districare la matassa. Se però in Goldoni quell’ambiente era la declinazione di un tempo presente, qui la semplificazione (che favorisce la scelta e il cambio dell’epoca, nel caso di Bean nella Brighton gli anni sessanta, con Favino nell’epoca fascista) porta dritta ad un teatro popolare di puro divertimento.

La versione italiana pone l’accento sulla fusione tra azione e parola, in un vortice comico di abilità scenica a tutto tondo. Scambi, gag, doppi sensi, attingendo dalla commedia dell’arte e dal varietà con immancabili atmosfere futuriste e post-felliniane. Gli attori si alternano nei tredici ruoli (a parte Favino e qualche altro), dimostrazione di grande abilità scenica e forte coesione. Il pubblico viene coinvolto, trascinato nel brillante affollamento scenico. La musica dal vivo è parte integrante dell’allestimento e ne accentua la forza dirompente. Una formidabile colonna sonora di melodie d’epoca, dal Trio Lescano a Wanda Osiris.

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Per questo spettacolo Pierfrancesco Favino ha ricevuto il prestigioso Premio Le Maschere del Teatro come Miglior Protagonista. Insieme a lui, acceso sul versante comico, scatenato senza risparmio, una compagnia così affiatata e versatile che alla fine lascia sul pubblico un segno pressoché indelebile.

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