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Prima volta in tv per Il Pensionante: il “primo vero film” di Alfred Hitchcock

Il prossimo 13 agosto, Sir Alfred Hitchcock avrebbe compiuto 115 anni. Per celebrare la ricorrenza, il canale Studio Universal (Mediaset Premium) dedicherà una rassegna al maestro del brivido, in onda ogni lunedì di agosto a partire da stasera e con le introduzioni di Dario Argento. Si comincia con Psycho (1960), mentre i prossimi lunedì verranno trasmessi Gli Uccelli (1963) e Il Sipario Strappato (1966).

Il prossimo 25 agosto, in seconda serata dopo la trasmissione di Topaz (1969), si vedrà per la prima volta in tv la versione restaurata de Il Pensionante – Una storia della nebbia di Londra, film muto (con cartelli italiani) del 1927, che il regista stesso considera il suo “primo vero film”. Conosciuto anche con il nome de L’inquilino, questo thriller ispirato al personaggio di Jack lo Squartatore, antesignano dei serial killer contemporanei, è passato alla storia per alcune memorabili sequenze. La pellicola anticipa alcuni dei temi prediletti dal regista inglese che diventeranno la sua firma, quali l’incubo dell’innocente ritenuto a torto colpevole e per questo perseguitato, la labilità del confine tra bene e male, la semplificazione assoluta dei meccanismi narrativi. Del film sono stati realizzati numerosi remake, come quello dal titolo omonimo del 1944 e Una mano nell’ombra del 1954.

"Il Pensionante"

“Il Pensionante”

Il film, il terzo del regista, fu prodotto da Michael Balcon per la Gainsborough Pictures. Egli, infatti, aveva ottenuto i diritti per un adattamento cinematografico di un romanzo del 1913 di Marie Adelaide Lowndes. Il romanzo parlava dei delitti commessi nel 1888 da Jack lo squartatore, nella zona est di Londra, e aveva ottenuto un grande successo. Hitchcock aveva già visto il lavoro teatrale Who Is He? tratto dallo stesso romanzo ed era rimasto affascinato da molti aspetti: i delitti del serial killer e l’atmosfera di paura collettiva che si propaga per la città; l’ambiente piccolo borghese della Londra che conosceva così bene essendo quella della sua infanzia, e infatti volle ricostruire in studio nei dettagli un luogo che avesse le caratteristiche di Bloomsbury. La sceneggiatura del film fu opera di Hitchcock e di Eliot Stannard e fu pronta all’inizio del maggio 1926.

Grace Kelly in "Caccia al Ladro"

Grace Kelly in “Caccia al Ladro”

Ad arricchire la programmazione, ci sarà il Focus Hitchcock e le Donne dedicato al rapporto del grande regista inglese con le donne e le attrici protagoniste delle sue opere, in onda prima del film. Un viaggio nell’universo femminile hitchcockiano che indaga i controversi rapporti del Maestro con l’altro sesso attraverso le interviste esclusive a Janet Leigh e Tippi Hedren e con la figlia del regista, Patricia Hitchcock. Uno speciale di 15 minuti per scoprire se realmente Hitchcock fosse ossessionato dal sesso, per capire come fosse abilissimo a mantenere sullo schermo una costante tensione erotica e quale fosse il suo rapporto con la moglie Alma Reville, brillante sceneggiatrice e suo braccio destro. Dalla forza di Vera Miles, alla determinazione di Janet Leigh, dal “duplice mistero” di Kim Novak, alla sensualità di Ingrid Bergman e all’incomparabile fascino di Grace Kelly: grazie alla magistrale direzione di Sir Alfred tutte hanno dato vita sullo schermo a donne eleganti, complesse e inevitabilmente irresistibili.

 

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