Le voci di Sonia Bergamasco e Claudio Santamaria raccontano Le Scandalose – Women in Crime il documentario – presentato alla 11. Festa del Cinema di Roma – scritto da Silvana Mazzocchi e Patrizia Pistagnesi e diretto da Gianfranco Giagni.
Streghe, isteriche. Donne che uccidono per follia, gelosia, disperazione, vendetta, soldi. L’Italia esce dalla guerra, il fascismo è sconfitto e la libertà ritrovata restituisce alla cronaca nera un ruolo d’eccellenza. Accompagnate dagli articoli d’epoca di Dino Buzzati, Tommaso Besozzi, Vitaliano Brancati, Camilla Cederna, Hans Magnus Enzensberger e altri, le assassine più famose dell’epoca si confessano.
Da Leonarda Cianciulli, ‘la saponificatrice’ a Rina Fort, dalle sorelle Lidia e Franca Cataldi, alla contessa Pia Bellentani, a Pupetta Maresca, fino a Doretta Graneris. E mentre il Paese pretende di mostrare un volto frivolo e leggero alimentato dai consumi e dal nuovo perbenismo, nella realtà che ha perso ogni innocenza, delitto dopo delitto, le donne delinquenti si trasformano: da fattucchiere a criminali.
Ne Le Scandalose si racconta anche questo con le immagini di repertorio del Luce, dei documentari di Luigi Comencini, Emmer, Zurlini, Maselli, Franchina… e sequenze originali girate nell’ex Manicomio Criminale di Aversa, nel Museo del Crimine e nel Palazzo della Cassazione a Roma. Si racconta di crimini, ma soprattutto si racconta di altro.
“La donna, mancando spesso di inibizione, trasforma il minimo contrasto in odio. E l’odio in delitto”.
Cesare Lombroso